Cosa serve alla mamma? Il mercato offre troppo, sicuramente. È più facile dire cosa non serve…
Alessandra, psicologa perinatale e mamma di Bianca, 3 anni, e Irene, un mese
Durante la gravidanza e nei primi tempi successivi alla nascita, siamo molto “fragili” dal punto di vista emotivo e le aziende che vendono prodotti per la prima infanzia lo sanno e lo sfruttano. Siamo il target ideale di ogni pubblicità. In realtà molti dei prodotti per bambini sono assolutamente inutili sia perché nostro figlio la pubblicità non l’ha vista e preferisce, che so, il lettone della mamma al lettino intarsiato e rivestito di pizzo San Gallo, sia perché, se proprio desideriamo acquistare qualcosa, allora meglio privilegiare il mercato dell’usato (le cose per bambini vengono usate pochissimo!) e il tradizionale scambio tra mamme…
Francesca, mamma di Leonardo, 6 anni, e Alessandro, 2 anni
Per vestirsi in gravidanza, io suggerisco di comprare solo due-tre paia di pantaloni pre-maman o di usare pantaloni elasticizzati con vita alta. Io li ho realizzati da sola, alzando di 10-12 centimetri la misura dal cavallo alla vita di un modello di pantaloni normalissimo.
A noi non è servito altro, ho continuato a indossare maglie, t-shirt ed abiti elasticizzati.
Per quanto riguarda le creme: per il seno non serve nulla, per prevenire smagliature e pelle secca si possono usare olio di mandorle dolci, molto efficace ed economico, o burro di karitè (io l’ho acquistato on-line a un prezzo ragionevole sul sito http://www.afrodanzalo.it/strumenti.htm)
Deanna, mamma di Lorenzo, 5 anni, Leonardo, 2 anni, e Francesco, un anno
Lavorando nel settore (sono fashion designer e consulente di immagine) posso dire che in gravidanza bastano qualche trucchetto e pochi acquisti mirati per continuare a sentirci bene con noi stesse, femminili e comode senza spendere un patrimonio e, soprattutto, riuscendo a riutilizzare i capi comprati anche dopo la nascita. Fondamentale, secondo la mia bis esperienza, sono i pantaloni: dal 5° mese in poi quando la pancia cresce e non si chiude più niente è il momento giusto per fare un po’ di “sano” shopping. Un paio di jeans, un 5 tasche pulito e un pantalone più formale, meglio se tutti stretch che slanciano e assicurano un buon confort! Così si è a posto per ogni occasione e si riesce a sfruttarli anche dopo la gravidanza: nel post parto, quando la pancetta non scende subito e poi, una volta tornate in forma, togliendo la fascia elastica. Per quanto riguarda, t-shirt, maglie e felpe possiamo tranquillamente usare i capi che già abbiamo, dato che la moda donna prevede maglie lunghe, morbide, leggere, con belle scollature. Indicati anche gli abitini di jersey, magari da abbellire con un nastrino sotto il seno (per slanciare la figura e dare un tocco in più di femminilità) ed eventualmente indossati con un paio di leggings quando inizia il caldo o le lunghezze si accorciano perché la pancia cresce.
Attenzione infine alla scelta dei tessuti, meglio evitare tessuti sintetici che magari costano un po’ meno, ma non traspirano e sono poco igienici.
E per sentirsi diverse ogni giorno, vai con gli accessori! Orecchini, collane, foulard e scarpe colorate, rigorosamente comode... un bel trucco, capelli al vento e via... Godiamoci questo meraviglioso periodo di femminilità al 1000% !
Roby, mamma di Leone, 3 anni e Olivia, 8 mesi
La solidarietà tra mamme inizia già durante la gravidanza. Una cara amica alla notizia della mia dolce attesa, mi ha detto: “Vuoi i miei vestiti pre-maman?” Sinceramente, non ci avevo mai pensato, ed ho accettato l’offerta. Nonostante avesse avuto due gravidanze i suoi vestiti erano in buonissime condizioni, tanto che a mia volta li ho prestati a un’altra amica.
Laura, mamma di Simone, 2 anni, e Stefano, un anno
Due lineette! Due lineette? Aspettiamo un bambino?! Wow! E Adesso?
Adesso si prende appuntamento con il più bravo dei ginecologi della città (che ovviamente vuol dire anche il più caro) che farà un’ecografia almeno ogni quattro settimane, che prescriverà una montagna di esami, che darà alla futura mamma tante belle vitamine, ecc. ecc… Qualunque cosa per il tuo bambino! Come se spendere tanto volesse dire il meglio…
Per la prima gravidanza abbiamo speso certamente un paio di milioni delle vecchie lire in visite ed esami… inutili!
E comunque, nonostante ciò, ogni volta che uscivamo dallo studio del più bravo ginecologo di Milano ci sentivamo insoddisfatti. Certo, è bello vedere il proprio bimbo nel video dell’ecografo, sentirsi dire che tutto procede bene (in una frettolosa visita di 10/15 minuti!), ma… come dire: non è questo di cui hanno bisogno una donna incinta e il suo bambino in arrivo!
Alla terza gravidanza ci sono stati dei bellissimi colloqui con l’ostetrica che ha poi assistito il parto; lunghi, intensi, interessanti, come due vecchie amiche, o meglio: come due nuove amiche che vogliono conoscersi. Una sola ecografia, la morfologica. Niente vitamine, ma un’alimentazione equilibrata.
E il nostro bambino è stato benissimo! È nato felicemente, senza stress, senza medicine, senza intrusioni. E la mamma stava bene quanto lui.
Valentina e Fabio, mamma e papà di Rachele, 6 anni,
Sofia, 4 anni, Francesco, 2 anni
C’è chi è convinto che un figlio ti costi quanto una Ferrari e prima del suo arrivo, prepara un box fornito di tutto ciò che può servire per accoglierla al meglio, con tutti i gli attrezzi nuovi, cacciaviti, chiavi inglesi di marca, copertoni e coprigomme, shampoo e cera. Ma un bimbo è una scimmietta, ha bisogno di un nido di foglie e della sua mamma a scaldarlo, perciò basta coccolare la mamma con dei massaggi all’olio di mandorle ed entrambi sono sereni.
Fabio, papà di Rachele 6 anni, Sofia, 4 anni, Francesco 2, anni
Per la nascita di mia figlia, pensando che i prodotti per l’infanzia fossero indispensabili e non sapendo bene cosa servisse, mi sono rivolta direttamente a un negozio per acquistare il famoso “lotto”, un kit comprendente lettino, seggiolone, seggiolino auto, passeggino trio, marsupio, seggiolino da viaggio, e non so più che altro... per la modica cifra di 740 euro (con lo sconto ovviamente). Una cifra che io non potevo permettermi e che sono stati i miei genitori a pagare. Una volta nata mia figlia, mi sono resa conto che quasi tutte le cose acquistate erano scomode, se non inutili (almeno per i primi mesi), mentre una sola cosa fondamentale mi serviva: l’aiuto e il sostegno di qualcuno a casa, perché ero sola con la bimba tutto il giorno, i genitori a 1400 chilometri e il mio compagno al lavoro dalle 8 alle 18. All’epoca non conoscevo la figura della doula come sostegno emotivo e pratico, ma trovai una ragazza che praticamente fece esattamente quello per me. Se avessimo saputo, sicuramente i miei genitori mi avrebbero pagato la doula invece del lotto, perché è molto meglio avere qualcuno che ti sostiene e che ti abbraccia quando piangi piuttosto che un seggiolone prime pappe che in quel momento non ti serve minimamente!
Laurence, mamma di Emily, 6 anni