CAPITOLO XII

Libri, fiabe e racconti

Spesso, quando ci si riferisce al primo anno di vita del bebè, si tende a non pensare ai libri. E mentre giocattoli di ogni foggia e colore fanno il loro ingresso nella cameretta del bambino sin dai primi mesi, i libri sembrano destinati a un periodo successivo. Eppure, proprio i libri, dai materiali e contenuti adeguati a ogni età, rappresentano uno strumento prezioso per intensificare la relazione tra genitori e figli. Sì, perché non è mai troppo presto per imparare ad amare la lettura, attraverso un gesto d’amore. Ecco una consuetudine che non costa nulla, ma assicura al bebè e ai suoi genitori dei grandissimi benefici. Sedersi vicini e sfogliare un libro illustrato, osservare le immagini, indicare un particolare al proprio piccino e spiegargli il significato di un disegno. E poi, man mano che il bimbo cresce, leggere per lui dei brevi racconti, adatti alla sua età e alla sua capacità di comprendere. Quale modo migliore per far scoprire al proprio bambino la bellezza della lettura? Recenti studi hanno dimostrato i tanti benefici che i genitori possono assicurare ai loro bimbi leggendo per loro sin dalla primissima età, addirittura dai primi mesi di vita. I bambini che crescono in una famiglia dove quella della lettura ad alta voce è una abitudine consolidata, hanno maggiori probabilità di sviluppare in futuro un grande amore per i libri, sono agevolati, una volta iniziata la scuola, nell’imparare a leggere e hanno ricevuto un surplus di sicurezza, amore e attenzione da parte di mamma e papà.


Non solo. Accompagnarlo nei suoi primi passi nel magico mondo dei libri è un dono per il bimbo, ma anche per i suoi genitori. A loro è infatti offerta l’opportunità tanto preziosa quanto rara di ritrovare, nello sguardo incantato del proprio piccino, le emozioni genuine, lo stupore, la gioia dell’infanzia.

Nati per leggere

Gli italiani non sono un popolo di lettori. E la scarsa consuetudine alla lettura si riflette anche sui più piccini: secondo alcuni dati Istat, riferiti al 1997, più del 50% dei bambini tra 6 e 10 anni non legge libri.


All’importanza della lettura ad alta voce sin dalla primissima infanzia è dedicato il progetto nazionale “Nati per leggere”, avviato nel 1999, ispirandosi a iniziative simili che hanno preso il via all’inizio degli anni novanta negli Stati Uniti (Born to read) e nel Regno Unito (Bookstart) con l’obiettivo di promuovere questa consuetudine. L’iniziativa, il cui assunto di base è il diritto del bambino a ricevere occasioni di sviluppo cognitivo e affettivo, viene promossa dall’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), dall’Associazione Culturale Pediatri e dal Centro per la Salute del Bambino (Onlus per la formazione, ricerca e servizi per la maternità, infanzia e adolescenza). Una collaborazione preziosa che vede in prima linea i pediatri di famiglia, sensibili al tema e aderenti all’iniziativa, impegnati a spiegare ai neogenitori l’importanza della lettura come buona pratica per la crescita del bambino. L’impegno dei bibliotecari è invece quello di mettere a disposizione spazi e raccolte di libri con caratteristiche adeguate alle diverse tappe evolutive e realizzare iniziative volte a promuovere il progetto (ad esempio organizzando degli incontri ad hoc rivolti ai genitori, con esperti che spiegano come e perché leggere ai piccolissimi)1.

Gli effetti della lettura ad alta voce

Ci sono degli studi che dimostrano come la consuetudine di leggere ad alta voce ai bambini in età prescolare abbia una profonda influenza sia dal punto di vista della relazione con i genitori, sia dal punto di vista emotivo e cognitivo.

Sviluppo emotivo

Quando mamma o papà leggono, la situazione che si viene a creare è molto piacevole. Generalmente il bambino viene tenuto in braccio, o comunque è seduto vicino ai genitori, e questi momenti di attenzione esclusiva (mentre legge, l’adulto non si può distrarre e il bambino sente di averlo “tutto per sé”) sono preziosi per rinforzare il legame affettivo che li unisce e per consolidare nel bambino la sensazione di essere amato e quindi la fiducia in sé stesso e in quanti lo circondano.


Durante la lettura inoltre adulto e bambino condividono le stesse emozioni e gli stessi pensieri, si può ridere insieme di fronte a un’immagine o una parola particolarmente buffa o provare tristezza e paura. Anche le emozioni negative che un racconto può suscitare rappresentano un’opportunità importante; infatti il bimbo riesce ad affrontarle più serenamente grazie alla presenza rassicurante e protettiva del genitore.

Sviluppo cognitivo

Gli effetti benefici della lettura ad alta voce in età precoce (dai sei mesi circa) non riguardano solo la relazione tra genitori e figli, ma anche lo sviluppo di alcune abilità cognitive2.


Se quella della lettura rappresenta una consuetudine, si crea nel bimbo l’abitudine all’ascolto, si sollecitano la sua immaginazione e la sua curiosità e pian piano i suoi tempi di attenzione si allungano.


Ascoltando i racconti dell’adulto il linguaggio del bambino e la sua comprensione verbale si ampliano, grazie ai nuovi termini che vanno ad arricchire il suo vocabolario e la struttura sintattica delle frasi3.


Recenti studi hanno inoltre dimostrato un collegamento tra questa consuetudine e, raggiunta l’età scolare, un apprendimento più rapido e meno difficoltoso della lettura4. La lettura ad alta voce favorisce, infatti, lo sviluppo di una serie di prerequisiti necessari per l’apprendimento della lettura e della scrittura, quali la consapevolezza fonologica, ovvero la capacità di percepire e riconoscere i suoni che compongono le parole, e la conoscenza delle convenzioni della scrittura.


Per tutti questi motivi, la consuetudine di leggere ai più piccini rappresenta una forma di prevenzione nei confronti dell’insuccesso e quindi dell’abbandono scolastico5.


E, infine, ricordiamo uno degli aspetti forse più importanti: un bambino che muove i primi passi nel magico mondo dei libri, accompagnato dai genitori, associa a questa esperienza, le sensazioni positive che ha vissuto con mamma e papà.


Il rapporto quotidiano con il libro, la familiarità con il tempo lento e quieto della lettura, costituiscono la premessa ideale per sviluppare nel bambino l’interesse e la gioia di leggere.

Cerchi un libro? Ecco dove trovarlo…

Vista l’importanza della lettura ai più piccini, l’ideale sarebbe avere sempre in casa una scorta di volumi, a cui attingere per questo appuntamento quotidiano. È quindi necessario investire una fortuna in libri per l’infanzia?


Anche in questo caso, come per tutti gli altri oggetti destinati ai bambini, un’opportunità molto valida è quella di ereditare libri di cuginetti, figli di amici, vicini di casa… E chi ha la fortuna di averli ancora potrà condividere con i figli i volumi illustrati che hanno fatto parte della sua infanzia (che emozione ritrovare le storie amate, gli eroi e i luoghi che ci hanno fatto sognare, e tuffarsi nei ricordi in compagnia dei nostri bambini!).


Acquistare libri a prezzo vantaggioso è possibile approfittando del reparto libri degli ipermercati che, spesso, offrono un’ampia scelta o rivolgendosi ai negozi dell’usato che vendono accessori per l’infanzia.


Oltre al tradizionale scambio tra famiglie e all’acquisto, c’è inoltre un’opportunità davvero interessante per avere a disposizione libri sempre adatti alle diverse età del bimbo: la biblioteca.

La biblioteca
A Giulio coniglio e al topo Tommaso è venuta una grandissima voglia di leggere. L’oca Caterina li guarda e dichiara con voce decisa e squillante: «Se avete voglia di leggere, conosco il posto che fa per voi: la biblioteca!»
Da Giulio coniglio va in biblioteca

Ecco un servizio utilissimo per grandi e piccini, che ha il vantaggio di essere completamente gratuito (dando così la possibilità di leggere moltissimo a costi zero). In biblioteca il genitore trova un’ampia offerta di letture, scelte da persone competenti che selezionano, nell’ambito del vasto mercato editoriale, libri di buona-ottima qualità. Il bibliotecario inoltre, grazie alla sua conoscenza dei libri, può aiutare nella scelta e consigliare i genitori che cercano un testo che affronta tematiche particolari. Ad esempio, se il bambino sta prendendo confidenza con il vasino o sta per iniziare la scuola materna, può essergli d’aiuto la lettura di un libro il cui personaggio sta vivendo le stesse situazioni.

Molte biblioteche dispongono inoltre di appositi spazi a misura di bimbo, angoli morbidi con tappeti e cuscini, dove sfogliare volumi illustrati per i più piccini.


Spesso, infine, vengono organizzati degli incontri di lettura ad alta voce per bimbi tra 0 e 3 anni, una bella occasione anche per incontrare altre mamme6.

E quando il bimbo cresce

E proprio in biblioteca si potranno portare i libri del proprio bambino – una volta cresciuto –, che non si intendono conservare o regalare ad altri piccoli all’interno della cerchia familiare. I libri in buono stato vengono di norma accolti volentieri da biblioteche, scuole materne, reparti di pediatria (per arricchire gli spazi gioco destinati ai piccoli pazienti) o, ancora, si potranno vendere o scambiare in occasione di mercatini e fiere dell’usato.

Libretti fai da te

I libri destinati ai bimbi molto piccoli, nel primo anno di vita, dovrebbero contenere immagini estremamente semplici e dai colori vivaci.

Per questo non è difficile realizzare uno o più libretti fai da te per il proprio piccino, utilizzando del cartone spesso e resistente e disegnando volti umani, semplici oggetti che il bimbo può riconoscere (palla, sole, stella, ecc.) o delle sagome stilizzate di animali7.


Quando il bambino è un po’ più grandicello, il genitore potrà coinvolgerlo in questa attività8, ed ecco un gioco davvero entusiasmante: costruire insieme dei libri utilizzando vari materiali (incollando ad esempio inserti di stoffa, chicchi di grano, foglie, bottoni, ecc.), decorandoli con lustrini, carte brillanti (come quelle delle caramelle), ritagli di giornale…


Nella guida Nati per leggere, realizzata dal gruppo di lavoro NpL della provincia di Sondrio, si suggerisce inoltre di costruire delle semplici storie basate sulla vita della famiglia o sulle esperienze dei genitori da piccoli, da illustrare con le proprie fotografie: saranno libri molto letti dai bambini che vi attribuiscono un forte valore affettivo9.


Consigli di lettura per i piccolissimi10
Ecco qualche consiglio di lettura per i bimbi da 0 a 6 anni:

  • 0-6 mesi. Parlare spesso e cantare al bimbo. Ripetere filastrocche e ninne nanne. Si possono mostrare al bebè immagini o fotografie di un viso.
  • 6 mesi. Il bimbo è in grado di afferrare il libro (che dovrà essere in materiale atossico e resistente) e portarlo alla bocca. Scegliere libri dai colori vivaci, che si possono manipolare, con immagini semplici, figure di visi e oggetti familiari.
  • 9 mesi. Lo sguardo del bimbo sulle pagine si fa più attento, comincia a capire come “funziona” il libro. Apprezza libri cartonati che raffigurano semplici oggetti di cui l’adulto ripeterà più volte il nome o animali (in questo caso ci si potrà divertire imitando i versi di ogni animale).
  • 12 mesi. Il bambino è pronto per le prime storie costruite in modo semplice, che rispecchiano le sue esperienze quotidiane. Il libro diventa un oggetto sempre più familiare e apprezzato che è in grado di maneggiare sempre meglio.
  • 15 mesi. Il bambino sa girare le pagine e porge il libro all’adulto perché glielo legga. Si diverte a ripetere o anticipare singole parole o frasi semplici e brevi.
  • 18-24 mesi. Il bambino acquisisce molte competenze nei riguardi dei libri, pronuncia le parole suggerite dalle immagini, prova a dire l’ultima sillaba o l’ultima parola di una frase lasciata in sospeso dall’adulto (specialmente se si tratta di un testo in rima). Ripete piccole sequenze di storie ascoltate tante volte.
  • 24-36 mesi. Il bambino sa maneggiare con sicurezza il libro, ascolta attentamente (per alcuni minuti) la lettura dell’adulto e sa ripetere con ordine le brevi storie che gli sono state lette più volte. I racconti possono diventare più complessi e affrontare temi legati alle emozioni del bambino.
  • Dai 3 ai 5 anni. Proporre storie divertenti, fantastiche e avventurose, libri con i numeri e lettere dell’alfabeto, storie sugli amici e sulla scuola, libri con tante informazioni sul mondo.
  • 6 anni. E quando il bimbo ha imparato a leggere da solo? Nelle famiglie in cui la lettura ad alta voce è una consuetudine radicata, non c’è motivo di abbandonare questa bella abitudine e finché il bambino lo gradisce si potrà continuare a leggere per lui. Inoltre nei primi anni di scuola prevale l’aspetto ‘tecnico’ della lettura. In questa fase si tende a proporre al bambino testi molto semplici perché riesca a leggerli, ma il bimbo più curioso può comprendere e apprezzare anche storie più complesse. Un’occasione preziosa per condividere ancora qualche avventura con i propri figli, nel meraviglioso mondo dei libri.


Voci di mamma e papà

Ho iniziato a leggere per i miei bimbi quando avevano ancora pochi mesi perché considero molto importante l’abitudine alla lettura. Inizialmente mostravo loro libri cartonati adatti ai più piccini e loro si divertivano un mondo! Ora che sono un po’ più grandicelli gli leggo di tutto, dalle classiche favole ai libri sugli animali e la natura che gli piacciono molto.

Irasema, mamma di Carlo, 6 anni, e Elena, 3 anni



Mi sono presa cura di mia figlia allattandola e mi prendo cura di lei anche con la lettura, offrendole la possibilità di entrare in un mondo unico. Io ho iniziato a comprarle libri quando era ancora nella pancia!


E ho iniziato a leggere per lei quando aveva due settimane. Matilde prima guardava, adesso tocca il libro, lo sfoglia, si diverte quando faccio il lupo cattivo di Cappuccetto Rosso.

Benedetta, mamma di Matilde, 9 mesi


Quando Vittoria aveva pochi mesi e stava appena appena seduta sul letto, giocava a stropicciare i quotidiani e a tentare di mangiarsi il piombo dell’inserto domenicale del Sole 24 ore. Dopo pochi mesi, quando è stato il momento dello svezzamento e delle pappe, abbiamo incominciato a leggere i cartonati piccini della Pimpa, che ancora oggi portano le tracce di tutti i formati di pastina passati per questa cucina. Abbiamo comprato gli stessi libretti anche in inglese, così facevamo i confronti con le pagine aperte sull’italiano e sull’inglese. Avevamo poi molti libricini con le finestrelle e le rime, e uno splendido libretto su un caterpillar (bruco) che mangia per una settimana una quantità inverosimile di cose, dorme per un mese e diventa una splendida butterfly (farfalla). E mi ricordo come fosse oggi che Vittoria apriva le braccina e diceva urlando di gioia “bàttali”!

Carla, mamma di Vittoria, 12 anni, e Adriana, 8 anni



La lettura per me e le mie bambine è sempre stata occasione per un momento speciale, intimo. Abbiamo cominciato a leggere fin dai primi mesi di vita, accumulando una biblioteca domestica di tutto rispetto.


Non passa giorno senza aver letto. Per molto tempo leggere è stato sia il primo che l’ultimo atto della giornata: appena svegli e prima di andare a dormire. Soprattutto con i bimbi molto piccoli è importante scegliere il libro adatto, ma è altrettanto importante il modo di leggere, e l’abitudine alla lettura ad alta voce non è detto che non possa aiutare anche noi adulti (in termini di dizione e capacità comunicative).

Gianni, papà di Amanda, 6 anni, Laura, 4 anni, Maddalena, 2 anni

Consigli di lettura

Valentino Merletti R. e Tognolini B., Leggimi forte, Salani, 2006

Denti R., Lasciamoli leggere. Il piacere e l’interesse per la lettura nei bambini e nei ragazzi, Einaudi, 1999

Pennac D., Come un romanzo, Feltrinelli, 2003.

Abbatiello A., Ninna nanna, ninna mamma, Fatatrac, 2004. Un libretto da cantare, mentre il bimbo si addormenta...

Bebè a costo zero - 3a edizione
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Giorgia Cozza
Guida al consumo critico per accogliere e accudire al meglio il nostro bambino.Una guida al consumo consapevole per scoprire cosa è davvero indispensabile o utile acquistare durante la gravidanza e la prima infanzia. Carrozzine, vestitini, omogeneizzati: quanto costa avere un bambino oggi?Le statistiche parlano di un investimento di migliaia di euro solo nel primo anno di vita. Bebè a costo zero di Giorgia Cozza, è la guida al consumo critico e consapevole nell’affollato mondo dei prodotti per l’infanzia per scoprire cosa sia davvero indispensabile o utile durante la gravidanza e la prima infanzia, distinguendo tra reali esigenze e bisogni indotti dalla pubblicità. Il libro offre proposte e suggerimenti pratici per evitare spese inutili, con un occhio di riguardo all’ambiente e, soprattutto, per circondare il bambino solo di quanto può favorirne lo sviluppo psico-fisico, facendone una persona serena e armoniosa. Conosci l’autore Giorgia Cozza è una mamma-giornalista, specializzata nel settore materno-infantile, autrice di libri per bambini e numerosi manuali per genitori, divenuti un importante punto di riferimento per tante famiglie in Italia e all’estero.È stata relatrice in numerosi congressi per genitori e operatori del settore e ospite di trasmissioni televisive per rispondere a quesiti legati all’accudimento dei bimbi e a uno stile genitoriale ecocompatibile.