La borsa delle stoffe

La borsa delle stoffe

Come spesso accade nel corso dell’infanzia, i giochi più divertenti sono quelli casalinghi, che si rivelano in molti casi più affascinanti e stimolanti degli elaborati giocattoli industriali.


Un bell’esempio, che assicura al bebè la possibilità di sperimentare nuove sensazioni tattili, è la borsa delle stoffe, ovvero una normale borsa con dentro alcuni ritagli di stoffa (di dimensioni grandi, perché il bimbo non rischi di ingoiarli) di consistenza e tessuti molto diversi tra loro: lana, seta, velluto, cotone, ecc. La mamma potrà accarezzare la sua manina con i vari scampoli o, quando è in grado di afferrarli, lasciargli svuotare la borsa da solo.

Trotta, trotta cavallino…

In questo periodo il bimbo scopre il suo corpo, partendo dalle manine e continuando con i piedini che, quando è sdraiato supino, riesce a sollevare e portare alla bocca. Particolarmente graditi sono quindi i massaggi o i giochi che abbiano i piedini per protagonisti. Un esempio classico è quello di toccare ogni ditino indicandone il nome o recitando una filastrocca (“Questo porcellino andò al mercato e questo porcellino restò a casa. Questo porcellino mangiò l’arrosto…”). Massaggiando i piedini, le gambe, le braccia, inoltre, si aiuta il bimbo ad acquisire consapevolezza delle varie parti del corpo.


Per far ridere il bimbo e al tempo stesso allenare il suo senso dell’equilibrio e il coordinamento motorio, ecco infine un gioco classico: chi non conosce “Trotta, trotta cavallino”? Il genitore con il bebè seduto sulle proprie ginocchia, lo fa trotterellare sollevando le ginocchia e cantando la canzoncina (“Trotta trotta cavallino…”). Questi giochi semplici e senza tempo, piacciono molto ai bambini. Non solo. In questo periodo della vita, ma anche successivamente, il gioco condiviso con mamma e papà, come spiega Alberto Pellai, assolve molte valenze psicologiche e aiuta il bambino a diventare più grande15.

In acqua che divertimento

Il bagnetto, ecco un altro “gioco” a costo zero che parecchi bimbi amano moltissimo. Quello che nelle prime settimane è un appuntamento con il relax, crescendo può tramutarsi in un momento di impareggiabile divertimento16. Giocare con l’acqua permette di fare nuove esperienze: l’acqua che scappa dalle dita, l’acqua che si divide in mille goccioline e poi torna un tutt’uno, gli schizzi che si possono fare con le manine… sono tutte scoperte affascinanti.

Grazia Honegger Fresco suggerisce un gioco casalingo, che può rallegrare il bagnetto, da realizzarsi con una normale bottiglia di plastica con tanti piccoli fori sul fondo17. Il bambino resterà affascinato nel vedere i “fili” d’acqua che scendono dalla bottiglia.


Se invece dovesse mostrarsi timoroso, è bene non forzarlo, aiutandolo piuttosto a prendere confidenza con questo elemento in modo molto graduale, ad esempio immergendo in un catino solo le manine o i piedini.

Da 6 a 9 mesi: alla scoperta degli oggetti

Dopo i sei mesi il bimbo, raggiunta una buona coordinazione, è in grado di manipolare gli oggetti e studiarne le caratteristiche per capire se quello che ha in mano è duro, morbido, pesante o leggero, se produce rumore scuotendolo o buttandolo a terra. La coordinazione tra occhio e mano si perfeziona sempre più e con il tempo e l’esperienza il bimbo riesce anche a intuire forme e dimensioni di un oggetto ancora prima di toccarlo. E non solo sa afferrare e muovere gli oggetti con crescente destrezza, ora li riconosce e ne comprende l’uso, in base a quanto visto fare dagli adulti. Qui di seguito elenchiamo alcune semplici attività, giochi tradizionali che sono l’ideale per divertire il piccino e allo stesso tempo aiutarlo a conoscere la realtà e sviluppare le sue competenze psico-fisiche. Caso vuole che gli esempi riportati non comportino alcuna spesa per i genitori. Sono tutti giochi… a costo zero.

Il cestino dei tesori

Nessun gioco comprato nel miglior negozio vale il piacere di un contenitore, ricco di oggetti domestici di materiali diversi
Grazia Honegger Fresco

Ecco un gioco senza età, che continua ad affascinare generazioni di bambini. Il cestino dei tesori, così chiamato dalla psicologa inglese Elinor Goldschmied, consiste in un normalissimo cestino che contiene tanti oggetti diversi, di uso domestico, quotidiano.


Come si prepara un cestino dei tesori? Scegliendo una cesta (piuttosto ampia e dai bordi non troppo alti) o un contenitore di cartone resistente e riempiendolo di oggetti di materiale e consistenza diversa (facendo attenzione che non abbiano parti staccabili di piccole dimensioni): una pallina, un pompon di lana, un cucchiaino, un borsellino in cuoio, un bracciale, ecc. Il bimbo si divertirà a svuotare la cesta di tutto il suo contenuto, per osservare, manipolare, buttare a terra e battere l’uno contro l’altro gli oggetti.


Questo gioco gli offre la possibilità di sperimentare sensazioni tattili e uditive che vanno ad arricchire le informazioni ottenute tramite la vista, permettendo al bebè di acquisire nuove conoscenze e sviluppare le proprie abilità.

Batti, batti le manine

Crescendo il bimbo acquisisce nuove competenze ed è in grado di imitare i genitori, cimentandosi con attività semplici, ma molto divertenti. Un esempio classico è battere le mani; se i genitori battono le mani, il bambino (oltre a ridere di gusto) imparerà ben presto a farlo a sua volta, esercitando la coordinazione e scoprendo nuove potenzialità del suo corpo. Il tutto sarà ancora più divertente se accompagnato da una canzoncina o una filastrocca18.

Canzoni e filastrocche

Grazie alle frasi semplici e ripetitive, canzoni e filastrocche sono molto amate dai bambini, li divertono e li aiutano ad apprendere il linguaggio, ma anche a comprendere meglio la realtà. Vediamo qualche esempio.


Le parti del corpo - Indicare e/o toccare le varie parti del corpo pronunciandone il nome è un modo per aiutare il bebè a prendere coscienza di sé e del suo corpo. Per farlo divertire sono particolarmente indicate le filastrocche come: “Occhietto bello e suo fratello, l’orecchietta bella e sua sorella…”. La mamma pronuncia le diverse frasi e sfiora la parte del corpo corrispondente (tira leggermente l’orecchio destro del bimbo e poi il sinistro, tocca la punta del suo nasino, ecc.).


I versi degli animali - Ai bambini solitamente piace molto il mondo un po’ magico degli animali. Il muggito della mucca, il cinguettio dell’uccellino, il ruggito del leone… I bimbi imparano presto a ripetere i versi ed associarli a dei semplici disegni che riproducono gli animali (o nel caso di animali domestici, all’animale reale). Un’altra possibilità sempre gradita ai più piccini è quella delle filastrocche e delle canzoncine, inventate sul momento o ripescate dal ricco repertorio di rime (come La fattoria degli animali, Ci son due coccodrilli, ecc.) che un po’ tutti conosciamo19.

Giocare con la musica

Non serve una pianola che funziona a pile, ripetendo all’infinito i soliti motivetti e riducendo al minimo la “parte” del bambino (che si limita a schiacciare un tasto) o un tamburo di plastica dall’improbabile effetto sonoro, per giocare con il magico mondo della musica. Una campanella, un mestolo di legno battuto sul fondo di una pentola, una canzone cantata dentro un imbuto o un rotolo di cartone (come quelli all’interno della carta da cucina) permettono al bambino di sperimentare suoni, ritmo e musica, da protagonista. Giocare con i suoni è semplice, divertente ed economico.

Da 9-12 mesi: alla scoperta della casa

Per un bambino che si avvicina al primo compleanno e sta imparando a muoversi in modo autonomo, tutto è un gioco! L’ambiente domestico è, infatti, una fonte continua di sorprese e scoperte. Ora più che mai non sono necessari giocattoli elaborati o tecnologici, ma è sufficiente lasciare al bimbo la necessaria libertà perché possa esplorare la casa e raggiungere ciò che, finalmente, grazie alle sue nuove capacità è diventato alla sua portata.


Come gioca un bimbo di questa età? Svuotando gli scaffali più bassi della libreria e sparpagliando sul pavimento il contenuto di armadietti e cassetti che riesce ad aprire (un gioco che piace a tutti i bimbi e a cui si dedicano, nonostante le rimostranze dei genitori, con assiduità e costanza).


I giocattoli “pronti”, quelli che si acquistano nei negozi, esercitano una ben misera attrattiva se paragonati alle immense potenzialità dell’ambiente che circonda il bambino e che è lì, in attesa solo di essere esplorato! Inoltre in questa fase, i bambini sono molto occupati, e dedicano la maggior parte del tempo ai loro tentativi di movimento (gattonando o iniziando ad alzarsi in piedi).


Il suggerimento è quindi quello di non sprecare soldi in acquisti superflui e lasciar divertire il proprio piccino a costo zero, seguendovi per casa, osservando le vostre mosse e cercando di imitarle.

Divertirsi all’aria aperta

Rispetto a quanto avveniva in passato, oggi i bambini hanno meno possibilità di trascorrere del tempo all’aria aperta, a contatto con la natura. Nella Guida Ecoidea della Provincia di Ferrara, a questo proposito si sottolinea: a fatica il bambino riesce a rendersi conto del vento, della pioggia, dei cambiamenti del tempo, separato com’è dal mondo da finestre e tendaggi, bardato nelle rare uscite che fa da strati di tessuti isolanti (…). Non conosce colori, profumi, non annusa, non tocca la terra, conosce gli animali solo sui libri20.


Eppure le esperienze che vengono fatte “all’aperto”, il tempo trascorso in cortile, in giardino, o al parco cittadino, sono importanti per il benessere psico-fisico del bambino.


Sin da piccolo, lasciamo che il bimbo possa “toccare con mano”: giocare con l’erba, assaggiare un fiocco di neve, annusare un fiore o pasticciare con la terra. E se fosse possibile creare l’occasione perché possa giocare con un cane, accarezzare un gatto, occuparsi di un animaletto da compagnia, questo sarebbe un grande regalo. La natura è una fonte inesauribile di novità e scoperte, in un prato si può giocare con il corpo (rotolare, fare capriole o, semplicemente, sdraiarsi in mezzo all’erba) e con la fantasia (piante, cespugli, sassi, insetti si prestano per centinaia di giochi). Il bambino che ha modo di conoscere e apprezzare tutto questo, comprenderà più facilmente la necessità di rispettare l’ambiente, l’importanza delle risorse, l’educazione ecologica con cui i genitori accompagneranno la sua crescita.


Non solo. Insegniamo ai nostri bambini a osservare. Non esitiamo a mostrare loro la bellezza di un tramonto, lo splendore del sole, il mistero delle nuvole; richiamiamo la loro attenzione su un albero in fiore, sulla pioggia, sul vento che ci accarezza il viso… Facciamo una pausa e sediamoci con loro a guardare le stelle e condividiamo pensieri ed emozioni che ci attraversano la mente e il cuore.


Impareranno ad amare, rispettare, e godere delle immense bellezze del Creato e saranno persone più felici.


~ A conti fatti

Per i giocattoli, così come per gli abiti, le variazioni di prezzo – a seconda della marca – sono molto accentuate21 .

Sonagli: da 4,90 a 14,90 euro

Palestrina: da 62 a 236 euro

Gioco multiattività in stoffa: da 25 a 40 euro

Gioco multiattività in plastica: da 23 a 46,90 euro

Pianola a batteria: da 40 a 59 euro

Giostrina per la culla: da 70 a 80 euro

Bebè a costo zero - Terza edizione
Bebè a costo zero - Terza edizione
Giorgia Cozza
Guida al consumo critico per accogliere e accudire al meglio il nostro bambino.Una guida al consumo consapevole per scoprire cosa è davvero indispensabile o utile acquistare durante la gravidanza e la prima infanzia. Carrozzine, vestitini, omogeneizzati: quanto costa avere un bambino oggi?Le statistiche parlano di un investimento di migliaia di euro solo nel primo anno di vita. Bebè a costo zero di Giorgia Cozza, è la guida al consumo critico e consapevole nell’affollato mondo dei prodotti per l’infanzia per scoprire cosa sia davvero indispensabile o utile durante la gravidanza e la prima infanzia, distinguendo tra reali esigenze e bisogni indotti dalla pubblicità. Il libro offre proposte e suggerimenti pratici per evitare spese inutili, con un occhio di riguardo all’ambiente e, soprattutto, per circondare il bambino solo di quanto può favorirne lo sviluppo psico-fisico, facendone una persona serena e armoniosa. Conosci l’autore Giorgia Cozza è una mamma-giornalista, specializzata nel settore materno-infantile, autrice di libri per bambini e numerosi manuali per genitori, divenuti un importante punto di riferimento per tante famiglie in Italia e all’estero.È stata relatrice in numerosi congressi per genitori e operatori del settore e ospite di trasmissioni televisive per rispondere a quesiti legati all’accudimento dei bimbi e a uno stile genitoriale ecocompatibile.