Voci di mamma e papà
Noi ci siamo salvati dal caro-pannolini dopo aver scoperto uno spaccio aziendale non troppo distante dalla nostra città. Acquistavamo tre scatoloni alla volta, ogni scatola conteneva due confezioni doppie. Facendo scorta, abbiamo dimezzato i costi e niente più corse al supermercato per acquistare pannolini.
Anna, mamma di Luca, 2 anni
Nei primi mesi solo pannolini della marca più famosa, temevo infatti che gli usa e getta “non di marca” fossero di qualità scadente, con il rischio di irritazioni e scarsa tenuta. Poi, quando Alice ha compiuto quattro mesi, su consiglio di un’amica ho provato il marchio dell’ipermercato dove faccio la spesa e sono rimasta piacevolmente sorpresa. Risparmio molto e ci troviamo benissimo.
Clara, mamma di Alice, 8 mesi
Mentre ero ancora in attesa della mia prima figlia, Chiara, in un forum di mamme mi imbattei per caso nelle parole: pannolini lavabili. Ne fui talmente incuriosita che mi misi a cercare in rete tutte le informazioni possibili. Più raccoglievo informazioni, più maturava la mia decisione di provare. Ad attirarmi fu essenzialmente la possibilità di riutilizzarli più e più volte, l’idea dell’usa e getta mi è sempre stata un po’ antipatica. Inoltre, il pensiero di lasciare mia figlia tutto il giorno con il sederino chiuso in un involucro sintetico mi lasciava un po’ perplessa, io non trovo molto confortevoli i normali assorbenti per il ciclo e pensavo che per mia figlia potesse essere lo stesso. All’inizio non furono tutte rose e fiori. I prefolds sono ottimi pannolini, ma richiedono un minimo di pratica ed i consigli “giusti”, tutte cose che in Italia non riuscivo a reperire. Così provai a digitare su Google le parole “cloth diapers” e “cotton nappies” e mi si aprì un mondo. L’Italia era lontana anni luce da Inghilterra e Stati Uniti, in cui la scelta di lavare i pannolini riscuoteva molto più successo. Mi iscrissi anche ad un forum di mamme americane dalle quali imparai tantissimo: come si piegano, come si lavano, come smacchiarli… I trucchi del mestiere, insomma. Immediatamente mi resi conto che avere un supporto di mamme rendeva tutto più semplice e desideravo condividere con altri genitori le mie informazioni. Così aprii su yahoogroups il gruppo: “pannolinilavabili”, l’idea era quella di permettere ai genitori di scambiarsi idee ed esperienze su questi pannolini (ancora) sconosciuti. In questi quattro anni il mercato dei lavabili in Italia ha vissuto un notevole incremento (questa almeno è la mia impressione) e sono contenta di vedere come sempre più mamme si avvicinino allo strano mondo dei lavabili e come sempre più piccole imprese di famiglia decidano di investire in questi prodotti ecologici, importando modelli di “ultima generazione”. La scelta ecologica sta diventando sempre più una scelta anche pratica ed efficiente, in linea con i ritmi frenetici che dobbiamo sostenere.
Poi guardo i miei prefolds, ancora in uso, ammucchiati nella stanzetta dei miei figli e penso che, nel nostro piccolo, abbiamo reso il mondo più pulito.
Sara, mamma di Chiara, 4 anni, e Jacopo, 2 anni
Adoro i pannolini lavabili! Noi li abbiamo utilizzati sin dalla nascita, sono molto comodi; tra l’altro niente piaghette, niente arrossamenti, nessuna crema. La gestione è praticissima, due volte alla settimana faccio il lavaggio e siamo pronti!
Benedetta, mamma di Matilde, 9 mesi
Uso i prefold di cotone non sbiancato, acquistati su un sito tedesco che si chiama zwerge, più mutandine di Popolini. Utilizziamo i lavabili da quando Sofia ha un mese e mezzo: da allora ho cambiato la taglia quando aveva sette mesi, e sono contentissima. Pochissima spesa, moltissima resa. Usiamo gli usa e getta solo di notte. I lavabili asciugano subito, si lavano col resto del bucato bianco in lavatrice, sono favolosi.
Laura, mamma di Sofia, 8 mesi
Usiamo i pannolini di stoffa della Popolini. Ci troviamo benissimo. Tarik già da parecchi mesi fa la cacca solo nel vasino e spesso anche la pipì. Io ho cominciato a fargli fare la pipì nel lavandino quando aveva poche settimane e il passaggio al vasino è stato semplicissimo. Basta mettercelo sopra e dirgli di fare la pipì e zac… almeno un goccino la fa. Per la cacca, invece, si fa capire. Unico problema: l’asilo nido comunale non accetta i lavabili.
Utilizzando i pannolini in tessuto non abbiamo mai avuto bisogno di creme e cremine. Mai avuto irritazioni e cose simili (solo le poche volte in cui abbiamo dovuto usare gli usa e getta nel periodo estivo in campeggio).
Ilic, papà di Tarik, 15 mesi
Con Ale ho utilizzato pannolini usa e getta fino a tredici mesi, poi ho scoperto come può essere bello avere un bimbo a sederino nudo. Ho imparato a cogliere i segnali e a capire quand’era il momento della pipì. Era proprio entusiasmante riuscire a entrare in sintonia con il mio piccino, anche per questo aspetto. Ho iniziato a sperimentare l’EC (elimination communication) soltanto di pomeriggio quando ero a casa, poi pian piano Ale è rimasto senza pannolino anche al mattino con tata e nonni. Finché a diciotto mesi utilizzava l’usa e getta solo la notte.
Lorenzo ha trascorso molti giorni senza pannolino sin dai primi mesi di vita: soffriva di micosi all’inguine, ho provato con antimicotici e rimedi vari, ma l’unica cosa che l’aiutava veramente era rimanere “libero e bello”. Dai nove mesi abbiamo iniziato a stare senza pannolino di giorno: tutti hanno imparato a intuire “il momento giusto”. Non è stato semplice, all’inizio i bimbi fanno la pipì anche ogni trenta minuti, però la gioia di vederlo libero e pulito ci ha ripagato di tutto. Nessuno pensa mai che un bimbo con il pannolino non fa altro che farsi la pipì addosso, cosa che, per un adulto, sarebbe insopportabile. Inoltre non va trascurato l’aspetto economico ed ecologico (un pannolino è fra le cose meno biodegradabili che esistano!)
Anna, mamma di Alessandro, 6 anni, e Lorenzo 2 anni
Non conoscevo nessuno che utilizzasse i pannolini lavabili. Mi sono avvicinata a questo mondo grazie all’ostetrica. È cosi che ho deciso di utilizzare i lavabili per mio figlio. Sono ormai due anni che vado avanti con una ventina di pannolini.
Anche una volta rientrata al lavoro, non ho avuto nessun problema nella gestione quotidiana dei pannolini e anche la nonna li usa con soddisfazione.
Secondo me la resistenza all’uso dei lavabili, è data spesso dalla poca conoscenza e soprattutto dai pregiudizi che ruotano intorno all’utilizzo. Un giornale locale ha addirittura definito eco-snob le mamme che utilizzano i lavabili e che cercano di avere un approccio ecologico nei confronti della nascita e della prima infanzia. È anche per questo che sono entrata a far parte del gruppo Non Solo Ciripà, composto da genitori che usano i lavabili, cercando, nel mio piccolo, di promuovere una corretta informazione e aiutare le mamme che vogliono orientarsi nella scelta dei pannolini lavabili.
Serena, mamma di Alessandro, 2 anni
La nostra esperienza con l’elimination communication è iniziata verso i 5 mesi di Meera, quando mi sono chiesta come potevo continuare a ignorare i suoi segnali se volevo ascoltare la mia bambina a 360°. Abbiamo preso coraggio e la mia Meera mi ha stupito come sempre... Se c’è davvero un percorso a costo zero è questo: pensando a un’educazione ecologica mi piace guardare mia figlia che mette le sue bamboline sul vasino e spiega che i pannolini “puzzano e sporcano la terra dove abitiamo”. Ho trovato incredibile la sintonia che si crea col proprio bambino, io sapevo esattamente quando Meera aveva necessità di andare in bagno, così come sapevo quando cercava il mio seno. L’EC è ascolto dei bisogni del bambino, faticoso a volte snervante, ma un passo a due che non si dimentica, un atto d’amore nei confronti dei nostri bambini e del Pianeta.
Anna, mamma di Meera, 2 anni
Mattia aveva un anno quando siamo arrivati dai nostri parenti, a duecento chilometri da casa, e ci siamo accorti di aver dimenticato la borsa con i pannolini. Era sera tardi, quindi era impossibile andarne a comprare. Ero in panico! Sembrava avessi dimenticato chissà cosa! Per un attimo, davvero, mi ero sentita persa. Allora non concepivo proprio che si potesse fare a meno dei pannolini. Quella reazione mi è tornata in mente spesso, anni dopo, quando Maddalena, dopo un percorso “misto”, fatto di usa e getta, vasino, lavabili, verso l’anno ha detto definitivamente addio al pannolino.
Giorgia, mamma di Mattia, 8 anni, Nicola 6 anni, Maddalena, 2 anni
I pannolini lavabili, che tanto odiavo quando erano piccoli i miei figli, adesso sono belli, colorati e comodi. Prendere l’abitudine di usarli è stato molto più facile del previsto e doverli lavare non è più impegnativo di dover portare fuori sacchi puzzolenti di spazzatura inquinante.
Rossella, mamma di quattro figli e nonna di tre nipotini