Influenza e sindrome influenzale: una confusione non casuale
Nell’opinione comune non c’è alcuna differenza tra influenza e sindrome influenzale. I due termini sono utilizzati come sinonimi. In realtà vanno distinti: una cosa sono le sindromi influenzali (una sindrome è una costellazione di segni e sintomi con cause indistinte), e altro è l’influenza.
L’influenza è una malattia infettiva, causata dai virus influenzali A e B, che si manifesta con i sintomi tipici della sindromi influenzali (Influenza like-illness, ILI),: febbre, dolori muscolari, raffreddore, tosse, mal di gola, mal di testa, ecc. Esistono tanti altri agenti infettivi che possono essere responsabili della sindrome influenzale: rhinovirus, adenovirus, virus respiratorio-sinciziale, coronavirus, virus parainfluenzale, ed anche i virus influenzali A e B. Senza dimenticare le cause non infettive: osservazioni ripetute segnalano le relazioni fra cause ambientali e sindromi influenzali. All’inizio o alla fine di un periodo di alto stress (psicologico o ambientale) in intere comunità si registra un aumento di diverse malattie.
In inverno, quando visito un bambino con febbre, tosse e raffreddore posso solo dire che ha una sindrome influenzale. Se voglio formulare una corretta diagnosi etiologica devo eseguire degli esami, come tamponi faringei, o analisi del sangue per cercare di identificare il virus specifico. Nella pratica corrente, tanto gli esami sierologici quanto quelli virologici non sono quasi mai eseguiti, in quanto il loro contributo, ai fini della terapia, è nullo.
Usare il termine “influenza” in tutti i casi di sindrome influenzale significa commettere una grave inesattezza scientifica perché si ignorano tutti gli altri microrganismi responsabili delle sindromi influenzali. È un errore non da poco, non casuale, non disinteressato, con importanti conseguenze pratiche: fa apparire l’influenza come l’unica causa delle sindromi influenzali. La conseguenza più ovvia è la sovrastima sistematica del peso e dell’impatto dell’influenza. Tutte le statistiche ufficiali nazionali e internazionali, descrivono l’andamento “dell’influenza” usando i dati delle sindromi influenzali, causate da tanti agenti diversi. Questo impedisce di conoscere la vera natura del fenomeno, come se tutto il resto (la maggior parte, l’85-90% delle altre cause) non interessasse. Questa equazione semplicistica si accorda bene con il nostro desiderio di essere terrorizzati da epidemie e pandemie, ma anche di avere certezza di una soluzione: contro i virus influenzali ci sono vaccini e antivirali.
È merito del lavoro di Tom Jefferson se oggi ne sappiamo qualcosa di più. Cochrane Collaboration ha analizzato i dati di 274 studi sul vaccino antinfluenzale pubblicati negli ultimi 10 anni, che corrispondono a circa 4 milioni di osservazioni. La torta grande di sinistra indica il numero di persone (10.000) che hanno partecipato agli studi compresi nella revisione in qualità di controlli. I dati dimostrano che in media 700 persone su 10.000 si ammalano ogni anno di sindrome influenzale.
Fonte: Jefferson Tom, Non tutto è influenza, anzi pochissimo. La verità sui vaccini: nessuno sa se e quanto funzionino davvero, “Sole 24 ore Sanità”, 1-7 dicembre 2009
La torta di destra mostra come la fetta più grossa ha cause sconosciute (spiegabili in vari modi: microrganismi che hanno difficoltà a crescere in laboratorio, falsi negativi, microrganismi a noi ignoti, non ancora scoperti, isolati e identificati). Subito dopo viene la fetta dovuta ai diversi virus (rhinovirus, virus parainfluenzali, virus respiratorio-sinciziale). Dei 700 casi di Sindrome influenzale, solo 77 sono causati dall’influenza.