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Piccolo repertorio di
rimedi pedriatici

Secondo la Bioterapia Nutrizionale®1 di Domenica Arcari Morini e dalla medicina popolare, ovvero come trattare semplici disturbi fisici dei bambini e dei loro genitori soltanto con il cibo. A cura di Diana Gallone
ACETONE

La crisi di acetone può essere superata con pane e pomodoro perché il pomodoro agisce sul fegato implicato nella gestione dei chetoni. Va bene anche pane e prosciutto ma il pomodoro è più utile. È utile anche la spremuta di pompelmo, di arancia e di limone con una piccola aggiunta di sale.

Anche l’acetone può segnalare uno squilibrio della glicemia, e quindi bisogna evitare l’eccesso di zuccheri semplici specialmente nelle ore pomeridiane e serali, e preferendo merende salate a quelle dolci.

CISTITE

In molti casi può essere risolutiva la spremuta di pompelmo e limone senza aggiunta di acqua né di zucchero che acidifica le urine. Ripetuta più volte al giorno farà scomparire in molti casi il bruciore e il dolore. Se ciò non avviene va interpellato il pediatra.

CRAMPI

Il meccanismo fisiologico che determina i crampi ai polpacci (in particolare durante la notte) deriva da un problema del fegato a cui manca il potassio o che ha difficoltà nella sua gestione. Influisce anche uno squilibrio nei rapporti tra i sali minerali, soprattutto sodio, magnesio, potassio, calcio, fosforo.


Come primo rimedio: un chicco di sale grosso sotto la lingua e il crampo scompare nel giro di pochi secondi. Mettendo il sale sotto la lingua, il sodio va direttamente nel torrente ematico senza passare per l’apparato digerente; il suo assorbimento sublinguale interagisce con il potassio a livello delle membrane cellulari e recupera dai tessuti il potassio per riportarlo in circolo. Oppure un pezzetto di parmigiano reggiano.


Nei pasti successivi è necessario preferire associazioni in cui il potassio sia presente.


Pranzo: straccetti di vitello oppure petto di tacchino, fagiolini, banana.

Cena: pasta al pomodoro, zucchina marinata, in cui c’è lo stimolo epatico della frittura, più l’azione sedativa dell’aglio tritato, un po’ di prezzemolo come integrazione di ferro, qualche foglia di menta, le gocce d’aceto e il sale. Come frutta: pesca bianca o mandarini, secondo stagione.

DIARREA

Alcune diarree infantili insorgono a conclusione di malattie virali come eliminazione terminale della tossicità del virus. In questo caso, benché si manifestino sotto forma di 2-3 scariche soltanto, lasciano il bambino (specie al di sotto dei 3 anni) molto spossato, sonnolento, con un leggero affaticamento respiratorio e a volte con nausea.


Nei bambini piccoli la perdita di sali è molto importante sia per la maggiore esigenza di sali minerali, sia per i suoi sistemi di assorbimento che sono estremamente veloci.


Se in presenza di diarrea il bambino sta bene e non manifesta stanchezza o malumore, questo indica che il disturbo lo sta solo liberando da una carica tossinica: in quel caso meglio aspettare prima di bloccarla.


Se al contrario il bambino è molto abbattuto, per fermare la diarrea si può ricorrere a un panino con mozzarella fusa, (o altro formaggio tenero scaldato), seguito a distanza di 2-3 ore da un panino con prosciutto crudo. La ripresa è molto veloce: i sintomi scompaiono rapidamente.

EMICRANIA, MAL DI TESTA, DIFFICOLTÀ DIGESTIVE, NAUSEA

Fetta di limone con zucchero: dopo averlo lavato accuratamente (con sapone di Marsiglia se non si è sicuri della provenienza), tagliare una fetta di limone non trattato, cospargerlo di zucchero da entrambi i lati e mangiarlo con tutta la buccia.

ENURESI NOTTURNA

Una eccessiva assunzione di zuccheri può favorire l’enuresi notturna: se durante la notte la glicemia aumenta, si ha un’eliminazione di urina stimolata proprio dallo sbalzo glicemico. Anche in questo caso va ridotta drasticamente la quota di zuccheri semplici, soprattutto quella pomeridiana e serale.


L’attenzione agli zuccheri va data anche quando il bambino presenta infezioni delle vie urinarie: in questi casi è indispensabile fare per qualche giorno un’alimentazione totalmente priva di zuccheri semplici, compresa la frutta. Il pasto sarà composto da un primo, un secondo e doppio contorno di verdura cotta e verdura cruda.


Se l’enuresi non scompare va considerato il fattore emotivo o vanno fatti ulteriori accertamenti.

EPISTASSI

Emorragia nasale: tenere il bambino seduto con il capo abbassato. Applicare una compressa fredda sulla fronte e un pezzetto di carta da pane sulla lingua.

INSONNIA, DIFFICOLTÀ AD ADDORMENTARSI

Se il bambino ha difficoltà ad addormentarsi è utile evitare la sera tutti gli alimenti che eccitano il sistema nervoso, come formaggio stagionato e, nei casi di insonnia severa, anche il parmigiano; gli alimenti ricchi di iodio, per loro natura attivatori della tiroide: pesce, crucifere2, melanzane, sedano, pera, ecc.


Evitare anche i funghi, controindicati per la loro attività psicostimolante

Sono alimenti che favoriscono il sonno: latte fresco intero, aglio crudo e cotto, mandorle, pesto per condire riso e pasta, zucchine marinate, belghe trifolate, cicoria ripassata in aglio, olio e peperoncino, mela cotta, mandarini.

CENA E INDUZIONE DEL SONNO

Come regola generale, soprattutto nei bambini più eccitabili, è utile escludere le proteine animali nel pasto della sera.

Nello stesso pasto è consigliabile offrire frutti scelti tra quelli non troppo ricchi di vitamina C – come arance, kiwi e mandarini – che hanno un effetto eccitante sul sistema nervoso.

  • Tisana di buccia di mela: lavare con cura la mela usando acqua e sapone di Marsiglia3, e asciugarla con uno strofinaccio. Sbucciare la mela e mettere la buccia a bollire per 3-4 minuti in una tazza d’acqua. Dolcificare con poco zucchero o miele.

    Il bromuro contenuto nella buccia ha una azione sedativa e ansiolitica, ed è un rimedio utilissimo nelle forme di ansia oltre che d’insonnia.

  • La pasta ai fiori di zucca: si prepara aggiungendo alla pasta i fiori di zucca tritati crudi, il prezzemolo, uno spicchio d’aglio tritato crudo e l’olio. Può favorire il sonno attraverso l’azione sedativa combinata, sul sistema nervoso, dell’aglio e del fiore di zucca (calice e pistilli).

  • Pesto di aglio, basilico, pinoli e pecorino.

  • Riso e lattuga: far soffriggere in olio extra-vergine di oliva un’intera lattuga tagliata a listarelle, con uno spicchio d’aglio schiacciato. Dopo 6/7 minuti allungare con 200 grammi di acqua bollente e, quando riprende il bollore, aggiungere 100 grammi di riso. Lasciar cuocere circa 20 minuti. Indicata anche nei dolori di stomaco e intestino, per l’azione lenitiva congiunta dell’amido contenuto nel riso e della lattuga.

  • Zucchina marinata, tagliata a fettine, fritta nell’olio extra-vergine d’oliva, scolata e condita con prezzemolo, aglio e qualche goccia di aceto. Associa le qualità decontratturanti e miorilassanti della zucchina a quelle antidepressive dell’aglio, il tutto veicolato dall’olio di oliva e dal ferro contenuto nel prezzemolo.

  • Riso e zucchine: far soffriggere due zucchine con uno spicchio d’aglio tritato in una casseruola e, dopo circa 8/9 minuti, aggiungere 200 grammi di acqua bollente e 100 di riso. Dopo 20 minuti, finita la cottura, aggiungere prezzemolo tritato e parmigiano reggiano.

  • Patate al prezzemolo: mettere in casseruola le patate tagliate a pezzetti, coprire a pelo d’acqua, aggiungere per ogni due patate uno spicchio d’aglio intero, un cucchiaio di prezzemolo tritato e un cucchiaio di olio extravergine di oliva. Lasciar cuocere 30 minuti.

  • Patate e porri: si tagliano a fette i porri e si mettono a cuocere in padella insieme ad uno spicchio d’aglio schiacciato e utilizzando esclusivamente olio extra-vergine d’oliva. Dopo due o tre minuti si aggiungono le patate a pezzetti e si fanno rosolare brevemente. Si copre a pelo con acqua bollente e si aggiusta di sale. Lascia cuocere 20 minuti. È preferibile mangiarla di sera perché dotata di azione soporifera.

  • Patate e zucchine: far bollire insieme zucchine e patate tagliate a tocchetti, scolare e condire con olio e sale. Ha una funzione miorilassante e sedativa.

  • Patate fritte, seguite da un pomodori in insalata e un frutto.


MALATTIE ESANTEMATICHE

In tutte le malattie esantematiche il fegato è sottoposto a un superlavoro che va sostenuto e drenato. È utile un leggero stimolo epatico, con soffritti, carni bianche in padella e crema di aglio (per l’azione antiinfiammatoria). Pane, olio, sale e pomodoro (molto amati dai bambini) sia crudo che cotto che, insieme al carciofo e alla pesca bianca, svolge un importante azione di drenaggio e sostegno sul fegato.


Utile anche lo stimolo acido del pompelmo. Gli agrumi in genere con la loro acidità sono molto utili al fegato; da tenere presente tuttavia che l’arancia va evitata nelle ore serali per l’elevato contenuto in vitamina A.

PARASSITOSI INTESTINALI

Quando un bambino presenta gonfiore addominale, irritabilità, agitazione notturna bisogna pensare a una parassitosi intestinale, in particolare alla presenza di quei piccoli vermi chiamati ossiuri. Per accertarsene può essere utile l’analisi delle feci e lo schotch test.


Negli adulti la parassitosi viene sconfitta con l’uso dell’aglio ingerito crudo nelle insalate e cotto nei cibi ripassati in padella. Nei bambini, possiamo cuocere alimenti con aglio, preparare bruschette con aglio strofinato leggermente e olio, ma sono utili anche i frutti di bosco e i semi di zucca.


Molto utile è lo yogurt che non serve a eliminare il parassita, ma a riequilibrare l’ambiente interno. Spesso infatti la causa delle parassitosi è spesso un’alterazione della flora intestinale che ne facilita l’attecchimento, cioè un disturbo ecologico dell’ambiente intestinale provocato da una alimentazione particolarmente ricca di zuccheri o dall’uso incongruo ed eccessivo di antibiotici. È quindi di fondamentale importanza la netta riduzione degli zuccheri semplici che rappresentano il pasto migliore per i parassiti intestinali. Oltre agli zuccheri vanno eliminati per qualche tempo anche gli alimenti ricchi di cellulosa che si trasformano in zuccheri e il latte, la cui sola eliminazione spesso fa superare il problema. In un secondo tempo il latte potrà essere reintrodotto gradualmente, con piccole quantità.

RAGADI DEL CAPEZZOLO

Spaccare qualche noce perfettamente a metà, svuotare completamente i due mezzi gusci, tenerli a bagno 2-3 ore in alcool (grappa); applicare i gusci sui capezzoli tra una poppata e l’altra e ghiaccio prima della poppata; in ogni caso sarà necessario valutare, anche con il supporto di un operatore esperto, se la posizione del bambino e l’attacco alla mammella sono corretti.

STIPSI

In caso di stipsi è necessario uno stimolo sul fegato insieme ad alimenti che favoriscono i movimenti dell’intestino: crocchette di melanzane, zucchine fritte in pastella, ma anche pasta o orzo e lenticchie, utili per il contenuto in ferro.

Utili al mattino a prima colazione la mela con la buccia (ben lavata con sapone di Marsiglia e accuratamente sciacquata), un grappolo d’uva, il kiwi oppure l’arancia, a seconda della stagione.

ECCESSIVA SUDORAZIONE ESTIVA PER RECUPERARE I SALI PERSI IN ECCESSO.

Latte e succo di limone, latte e succo di arancia, latte e succo di pompelmo, da bere appena preparati, dissetano molto e reintegrano i sali minerali persi con il sudore.

In presenza di tosse evitare lo stimolo tiroideo del pesce e utilizzare, oltre i rimedi indicati nel capitolo relativo all’argomento, anche:

  • Tisana di fichi secchi: lasciar bollire cinque fichi secchi in un litro d’acqua per 4-5 minuti e bere lo sciroppo così ottenuto a sorsi durante il giorno

  • Tisana di camomilla e miele: lasciar bollire in 250 cc d’acqua per 3-4 minuti una bustina di camomilla e la buccia di un intero limone non trattato. Decantare il liquido ed aggiungere un cucchiaio di miele. Un sorso ogni 15-20 minuti.


VARICELLA

L’aglio, per il suo effetto antivirale, è utile in tutti i modi possibili: bruschette, minestrina d’aglio, spaghetti aglio, olio e peperoncino, patata bollita condita con l’olio schiacciata con la forchetta o passata al frullatore per emulsionarla bene.


La tisana di limone e aglio aiuta a modulare con azione immediata l’espansione cutanea, con sedazione successiva del prurito. Si somministra a orario, come gli antibiotici, ogni 4/8 ore a seconda dell’intensità dei sintomi.

Bambini e (troppe) medicine - Seconda edizione
Bambini e (troppe) medicine - Seconda edizione
Franco De Luca
Difendersi dall’eccessiva medicalizzazione dei nostri figli.Come evitare di somministrare troppe medicine ai bambini e migliorare il loro stato di salute con semplici rimedi naturali. Da diverso tempo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda, per ciò che concerne la gestione della salute in famiglia, di passare da un approccio prescrittivo a una scelta partecipata.Bambini e (troppe) medicine di Franco De Luca è un libro pensato per aiutare i genitori ad acquisire fiducia nelle proprie capacità di accudire il bambino e valutare il suo stato di salute, evitando di delegare al pediatra tutte le decisioni, anche le più semplici.Il testo è completato da semplici ricette di preparati casalinghi che possono evitare di fare ricorso, nelle piccole patologie dell’infanzia, a farmaci i cui effetti collaterali superano spesso quelli terapeutici. L’ebook di questo libro è certificato dalla Fondazione Libri Italiani Accessibili (LIA) come accessibili da parte di persone cieche e ipovedenti. Conosci l’autore Franco De Luca ha svolto l’attività di Pediatra di Comunità dal 1978 presso il consultorio familiare di Campagnano di Roma, dove, dal 2012 al 2016, è stato Direttore dell’Unità Operativa Complessa “Tutela Salute della Donna e Medicina Preventiva in età evolutiva”.Attualmente in pensione, affianca alla libera professione l’impegno nella promozione, protezione e sostegno dell’allattamento al seno, come formatore e tutor valutatore per l’UNICEF delle iniziative Comunità e ospedali Amici dei bambini. Dal 2003 è presidente del Centro Nascita Montessori.