capitolo 14

Condizioni che influenzano lo sviluppo

Il bambino ci mostra alcune caratteristiche costanti, che però non sono comuni a tutti. Quando diciamo che queste caratteristiche dei bambini sono costanti e comuni non a uno o due di loro ma a tutti, ci sorprendiamo perché mentre dovrebbero essere viste come ovvie, non lo sono. Cosa dobbiamo capire da questo? Queste caratteristiche vengono rivelate da tutti i bambini solo quando vengono messe a loro disposizione determinate condizioni.


Questo fatto è stato riconosciuto in campo fisico. Se i bambini sono allevati in modo scientifico, in maniera da ricevere regolarmente il cibo naturale dalla madre, sono difesi dalle malattie infettive. Se si forniscono loro tutte le condizioni favorevoli alla vita, tutti i bambini mostrano lo stesso sviluppo. Solo se si verificano queste caratteristiche costanti, si può dire che i bambini sono cresciuti in buone condizioni. È evidente che i bambini non saranno tutti uguali, che si differenzieranno l’uno dall’altro non solo naturalmente, individualmente, ma anche a seconda del gruppo di appartenenza. Tuttavia, ognuno per il proprio paese, per la propria etnia, sarà un bambino sano e bello. La legge è la stessa per tutti. Tutti i bambini crescono in un ambiente fisico adatto a loro; tutti hanno determinati bisogni e sono governati da determinate leggi. Bisogna preparare loro un ambiente fisico che soddisfi i bisogni di tutti i bambini, di tutte le provenienze. Non diciamo che certi bambini devono essere nutriti bene o che certi altri devono essere puliti. Diciamo che tutti devono essere puliti e ben nutriti. Solo se questo è vero possiamo dire che questi bambini, indipendentemente dal paese di appartenenza, cresceranno sani e belli.


Non molto tempo fa era molto diffusa l’idea che alcuni bambini fossero gobbi, altri con le gambe storte, altri ancora ciechi, altri troppo grassi; sembrava che non esistessero bambini normali. La gente credeva che nell’umanità così com’è esistesse questo o quel tipo di bambino. Tutti erano diversi, alcuni sono stati fortunati, altri no, alcuni sono nati con le gambe storte, altri con le gambe dritte. Tuttavia, non è vero che un certo segmento dell’umanità debba essere distorto; che alcuni bambini debbano nascere con le gambe storte, che alcuni debbano nascere ciechi. Tutti possono essere sani. Questi difetti in alcuni esseri umani sono dovuti a deviazioni dalle condizioni naturali che ritardano il normale sviluppo. Se si rispettano alcune condizioni generali, tutti i bambini potrebbero essere sani, tutti potrebbero essere dritti e nessuno crederebbe che esistano bambini non sani.


Quando guardiamo vecchi dipinti religiosi, vediamo bambini dipinti come angeli. Diciamo che questi bambini vivono solo nell’immaginazione del pittore, che ha idealizzato la realtà nella sua fantasia. Quando guardiamo le statue greche, diciamo che questa è un’umanità idealizzata che non esiste. È solo ispirazione artistica, esiste solo nel cuore degli scultori. Eppure oggi quando un uomo conduce una vita attiva raggiunge un certo tipo di corpo e di forza molto simile a quello della statua greca. Oggi si sviluppa un tipo di bambino più sano, e questo perché cresce in condizioni migliori di quelle precedenti. Quando cerchiamo di capire cosa è stato fatto per ottenere questo giovane sano e bello, scopriamo che sono state soddisfatte alcune condizioni necessarie alla sua vita.


In passato c’era l’idea che avere tutto il cibo possibile fosse il massimo della felicità. Così, il bambino che aveva una madre dotata di una grande quantità di latte, che capiva la felicità del suo bambino in questo modo, veniva allattato ogni volta che apriva la bocca per piangere. Ed ecco che un gran numero di malattie durante l’infanzia erano dovute all’irregolarità dell’assunzione e alla quantità errata di latte somministrato. Ogni volta che il bambino piangeva, la madre lo nutriva per consolarlo. L’istinto naturale del bambino è quello di succhiare. Cosa pensate che succederebbe se il povero bambino avesse mangiato troppo e stesse piangendo per il dolore, e la madre lo nutrisse di nuovo? Se la madre facesse così ogni volta che il figlio piange, morirebbe di sovralimentazione! Solo quando si dimostrò scientificamente che un gran numero di morti di neonati era causato da questo trattamento sbagliato, e si scoprì che non era la felicità del bambino ad essere importante, ma la sua buona salute, e che era necessario avere orari fissati per l’alimentazione e una regolazione dell’assunzione, questa idea fu completamente accettata. Alle madri fu insegnato come nutrire i bambini, quanto dargli ad ogni pasto; divennero molto attente all’ora e al modo in cui nutrivano il bambino.


Si diceva che quando il bambino piangeva sviluppava la potenza dei suoi polmoni. All’epoca in cui quest’idea era prevalente, anche tra questi bambini non sviluppati c’erano moltissimi casi di tubercolosi e di molte malattie polmonari, anche se piangevano e piangevano! Quindi, non era il pianto a rendere forti i polmoni.


Perché il bambino ha smesso di piangere? Perché ha smesso di soffrire. Questo risponde all’eterna domanda delle madri: “Cosa devo fare quando il bambino piange?” Non è incredibile. Dopo tutto, il bambino si esprime piangendo. Così, è arrivata alla nostra conoscenza la verità naturale che se il bambino piangeva, c’era una ragione e bisognava interpretare il suo pianto.

Ero un medico allora e ricordo che entrai nelle stanze dove c’erano trenta o quaranta neonati, esclamando: “È vero! Queste culle sono piene, ma i bambini dormono tranquillamente senza piangere!” Dicevamo ai visitatori: “Dovete venire a quest’ora perché quando si arriva a quell’ora i bambini piangono!” Quasi precise al minuto, iniziava una vocina e poi un’altra. Quando i bambini si svegliavano, ognuno alzava la voce per farsi sentire, per chiedere cibo.


Così sono stati distrutti anche altri pregiudizi. Oggi nessuno crede che le malattie di un bambino siano inevitabili e tutti sanno che non è necessario che il bambino pianga per sviluppare i polmoni. Date alcune condizioni necessarie, può difendersi dalle malattie e crescere senza sofferenze fisiche, diventando forte e sano. Tali condizioni sono adatte a tutti i bambini. Pertanto, nel campo della scienza fisica diciamo che il bambino è molto più forte e più bello di quanto si pensasse in passato.


Se applichiamo queste idee alla vita spirituale del bambino, arriviamo alla conclusione che devono essere soddisfatte alcune condizioni per lo sviluppo della vita psichica. Date queste condizioni, avremo certamente bambini diversi dalla vecchia concezione dell’infanzia. Offrendo al bambino le condizioni necessarie allo sviluppo psichico, vedremo alcune caratteristiche del bambino normale e ben sviluppato comuni a tutti i bambini di tutte i gruppi umani; caratteristiche che sono alla base di ogni costruzione umana.


È sorprendente vedere che cosa rendono possibili la felicità e la salute del bambino. Dobbiamo dargli tutto l’aiuto di cui ha bisogno, ma ciò che è più nocivo per la vita psichica è l’eccesso di aiuto. Quando la madre nutre troppo il bambino, questi piange. Troppo cibo dal punto di vista fisico e troppo aiuto dal punto di vista spirituale possono essere entrambi dannosi. Dobbiamo considerare fino a che punto il bambino ha bisogno di aiuto. C’è un limite. Dobbiamo aiutare il bambino fino a quel punto e non oltre. Aiutare il bambino quando non ne ha bisogno, impedendogli di essere attivo, significa impedirgli di raggiungere lo sviluppo. Quando si danno le giuste condizioni necessarie allo sviluppo della sua vita normale, i difetti del bambino, la sua disobbedienza, la sua testardaggine scompaiono. Il bambino diventa meno esigente nei confronti della madre e comincia a nascere in lui una creatura bella e meravigliosa. Questo bambino calmo diventa attivo ed è in grado di fare le cose da solo senza aiuto. Se i concetti di igiene psichica si diffondessero in tutto il mondo proprio come hanno fatto quelli di igiene fisica, emergerebbe un’umanità più forte e più bella. I difetti – visti non in un gruppo di bambini, ma tra i bambini di tutto il mondo – scomparirebbero.


È certo che tutti gli individui sono diversi l’uno dall’altro; ci sono differenze di gruppo e differenze individuali molto grandi. A prescindere dalle loro differenze, a prescindere da ciò che faranno nel mondo, è certo che tutti avranno bisogno di determinate condizioni per essere sani. Indipendentemente dal destino o dalla forza dell’individuo, egli sarà meglio costituito per raggiungere ciò che è stato determinato per lui se è sano e forte.


Dobbiamo ricordare che questi bambini sono una nostra responsabilità; è nostro dovere dare loro le condizioni per crescere forti e sani sia nel campo fisico che in quello psichico, in modo che possano raggiungere il loro scopo.

Lezioni dall'India 1939
Lezioni dall'India 1939
Maria Montessori
Lo sviluppo creativo del bambino. 75 lezioni in italiano tenute da Maria Montessori durante il primo Corso Montessori Internazionale nel 1939 a Madras, che spaziano dalla psicologia all’uso dei materiali.