capitolo 71

Offrire aspetti di chimica

T

utta la creazione si basa sull’energia, sulle forze. Una di queste è la forza di gravità, la forza di attrazione tra gli oggetti. Questa forza agisce su tutti i corpi senza variazioni. Esiste anche un altro tipo di attrazione: un pezzo di acciaio magnetizzato161 attrae pezzi di ferro. Quando l’oggetto attratto dal magnete viene staccato da esso, il magnete rimane come prima. Questa forza di attrazione può essere dimostrata in molti modi, con esperimenti che possono essere fatti davanti al bambino. Per esempio, se si mettono dei piccoli pezzi di carta in un bicchiere pieno d’acqua, si vede che, fino a quando non si raggiunge un certo equilibrio, i pezzi di carta più grandi attraggono quelli più piccoli. Inoltre, dopo un certo tempo tutti i pezzi, invece di stare al centro, sono attratti dai lati del bicchiere. Esiste un altro tipo di unione sorprendente, una forza segreta della natura. Alcuni elementi hanno una forte attrazione reciproca e quando si uniscono, si trasformano completamente, perdendo tutte le loro proprietà e acquisendone di nuove. Questo ci dà un’idea della creazione del mondo.

Pensiamo ai componenti dell’acqua. L’acqua è formata da due gas diversi: uno mantiene la fiamma viva, l’altro esplode quando entra in contatto con una fiamma. Entrambi sono invisibili. Un gas è più leggero dell’altro. All’improvviso, questi due gas, che bruciano elementi esplosivi leggeri e invisibili, si uniscono e formano l’acqua che spegne ogni fiamma! Sappiamo quindi che ci sono elementi che si uniscono e formano altre sostanze. Non si tratta di un incontro casuale. Per potersi unire, gli elementi devono avere una certa attrazione reciproca. La chiamiamo affinità chimica. Che cos’è questo se non la creazione?


Se diciamo a un bambino che lo zucchero è fatto di carbone, non ci crederà. Si metterà a ridere perché non c’è alcuna somiglianza tra lo zucchero e il carbone. Lo zucchero è dolce e si può mangiare, mentre il carbone no. Inoltre lo zucchero è bianco e il carbone è nero. Possiamo accendere l’immaginazione del bambino facendo un esperimento. Per prima cosa mettiamo dello zucchero bianco in un bicchiere. Poi versiamo un po’ di acido solforico puro e mescoliamo il composto con una bacchetta di vetro. Dopo un po’ diventa nero e dal bicchiere esce del fumo. Ben presto si forma un grumo solido di carbone nero; un pezzo di carbone che prima non esisteva, ora è una realtà.


Tutte le cose si formano per composizione chimica. La cosa più importante non è la creazione di queste nuove sostanze, ma il fatto che solo alcuni corpi, se uniti, possono formare una nuova sostanza. La forza di gravità è generale ed è uguale per tutti i corpi. Un pezzo di pietra, un bicchiere o una piuma sono tutti attratti verso la Terra. La forza di attrazione chimica si verifica solo tra alcuni elementi speciali che hanno un’affinità. Quest’affinità è necessaria affinché si possano formare nuove sostanze. La sola affinità dei corpi non è sufficiente. Un’azione chimica inizia quindi a limitare questo fenomeno e a creare gruppi speciali. È come se tutti gli elementi esistenti nell’universo avessero ricevuto un comando superiore. Solo quei tipi speciali di elementi che hanno un’attrazione possono essere mescolati insieme, e solo in quella speciale proporzione. Dal caos si rivela un determinato ordine. Quindi la creazione non sta tanto nell’incontro degli elementi, ma in questo ordine.


Esiste un altro tipo di attrazione: il fenomeno attivo della vita. L’acqua di mare contiene molti sali tutti mescolati tra loro. Alcuni animali secernenti hanno il potere di scegliere solo un sale speciale – il carbonato di calcio – tra tutti i sali che si trovano mescolati nell’acqua di mare, tralasciando tutti gli altri. Questo è di per sé meraviglioso. Questo tipo di attrazione, questa scelta, è la caratteristica fondamentale di tutta la vita. Per esempio, nel sangue ci sono moltissime sostanze, ma i tessuti prendono da esso solo la sostanza speciale di cui hanno bisogno. Essi scelgono ciò che vogliono tra la quantità di cose che vengono loro portate e, grazie a questa scelta, formano nuove sostanze. Così tutte le nuove sostanze si formano attraverso forze fisiche o chimiche, o attraverso la forza della vita che le contiene tutte.


Nella vita fisica cosa tiene unita l’umanità? Una forza che chiamiamo amore, che non è altro che un’attrazione. Tra tutta l’umanità, ogni essere umano è attratto solo da una certa persona, o da un gruppo di persone!


La gravità, potremmo dire, è come l’amore universale. Tutti proviamo lo stesso tipo di amore l’uno per l’altro, così come tutti i corpi sentono la gravità della Terra, dovendo prima o poi entrare in contatto con essa che li tira. Quindi, sia nel mondo organico che in quello inorganico, nel mondo animato e in quello inanimato, vediamo tutte queste diverse forme di attrazione, alcune generali, altre limitate. Ognuna di esse obbedisce a determinate leggi. Eppure possiamo dire che tutta la creazione è frutto dell’amore.

Per lo studio della chimica diamo al bambino un materiale162 che può essere maneggiato. Ogni elemento è rappresentato in modo simbolico da un cerchio. Quattro cerchi rappresentano quindi quattro elementi, che sono al centro di quasi tutte le costruzioni che si verificano in natura. Ogni cerchio ha uno o più bracci. Il primo cerchio, che ha un solo braccio, è l’idrogeno. Il secondo cerchio, che ha due bracci, è l’ossigeno. Il cerchio successivo, con tre bracci, è l’azoto. Il quarto cerchio, con quattro bracci, è il carbonio. I bracci dei cerchi sono sempre rappresentati tesi, pronti ad afferrarsi quando si uniscono. Tuttavia, per afferrarsi l’un l’altro prima di tutto deve esistere un’attrazione speciale tra gli elementi, un’affinità chimica. Questi elementi seguono una legge: non possono afferrare nulla se tutti i bracci non possono afferrarlo in quantità simili. Un elemento che ha tre bracci deve afferrare una cosa per ciascuno dei tre bracci. Il secondo elemento, l’ossigeno, è rappresentato da un cerchio con due bracci; può prendere due cerchi dell’idrogeno, ognuno dei quali ha un solo braccio. Tuttavia, per poter afferrare l’idrogeno non bastano i soli bracci. Deve esserci un’affinità, un’attrazione. Quando tutte queste condizioni sono soddisfatte si verifica un certo fenomeno chimico e si forma una nuova sostanza. L’ossigeno con due bracci può accogliere due idrogeni, ciascuno con un solo braccio: H2O. Questa è la formula dell’acqua. La valenza dell’idrogeno, che ha un solo braccio, è 1. La valenza dell’ossigeno, che ha due bracci, è 2. In teoria, il carbonio, con i suoi quattro bracci, dovrebbe essere in grado di prendere quattro idrogeni, ciascuno con un solo braccio. Tuttavia non c’è affinità chimica, né attrazione. Il carbonio prova attrazione solo per l’ossigeno. Il carbonio ha quattro bracci. Con due prende i due bracci dell’ossigeno, e con gli altri due rimasti afferra altri due bracci di ossigeno, formando così la CO2. Questa è la formula dell’anidride carbonica, il famoso gas che le piante, nostre amiche, eliminano dall’aria per il nostro bene. Allo stesso modo, l’azoto ha tre bracci. L’acido nitroso ha due bracci di ossigeno, uno di idrogeno e uno di azoto: HNO2. Così i due elementi, acqua e anidride carbonica, possono essere presentati come formule chimiche.


Se conosciamo le attrazioni di questi elementi, è molto interessante vedere le combinazioni che si possono fare con essi. Così come nella tabella delle divisioni c’erano i numeri che, se divisi, davano risultati esatti e non lasciavano residui, possiamo anche avere una sorta di tabella che ci dice quali elementi sentono affinità. Quando avviene una reazione chimica si verifica una grande trasformazione. Quando l’acqua è fortemente impregnata di anidride carbonica, reagisce con il carbonato di calcio163 che viene liberato e portato via dall’acqua. Ecco perché tutte le montagne si dissolvono lentamente. Quindi, utilizzando questo materiale fatto di dischetti possiamo realizzare molte combinazioni teoricamente possibili ma praticamente impossibili a causa della mancanza di affinità. Le reazioni sono molto limitate, molto precise e costanti. Il carbonato di calcio rimane nella pietra per secoli e secoli e l’acqua rimane sempre nello stesso stato di purezza. La caratteristica principale di queste forme è dunque la loro costanza, e quella particolare scelta degli elementi per i quali gli altri sentono affinità. Esistono alcune regole che determinano lo scambio di certi elementi. Per capirle dobbiamo entrare nella formazione teorica delle formule della chimica.


Quando la vita partecipa a queste combinazioni, entra in gioco una forza dispotica che non presta attenzione all’affinità chimica, alla fedeltà e alla lealtà che teneva uniti questi piccoli gruppi. Quando questo accade, la necessità degli elementi di essere legati alle loro leggi scompare improvvisamente. Questa è la chimica inorganica. Gli atomi hanno certi istinti che li spingono verso altri atomi in un certo modo. È qualcosa che viene dall’interno. Tuttavia, quando l’energia dispotica della vita entra in gioco, non si preoccupa affatto di queste affinità. L’unico scopo della vita è quello di farsi imperatrice e di creare un impero che le piaccia. A questo scopo non tiene conto di tutti gli atomi, gli elementi e le forze. La formula diventa molto, molto complicata. Tuttavia, il carbonio è sempre il centro che tiene insieme tutti questi elementi diversi, infatti se bruciamo qualcosa di organico rimane solo il carbone. Nelle formule dell’amido e dello zucchero gli elementi che si combinano sono gli stessi, ma la loro disposizione è diversa. Questo ci offre una delle straordinarie verità cosmiche sugli elementi semplici. Gli elementi delle sostanze organiche, che chiamiamo anche sostanze nutritive, non sono nella loro posizione naturale. Non obbediscono alle leggi naturali della chimica inorganica. Sono tenuti separati.

Qual è dunque l’aspirazione di queste formule di vita? È la liberazione dalla tirannia di queste forze, e il lavoro consiste nel separare quelli che formano i loro piccoli gruppi naturali, come l’anidride carbonica, l’acqua e così via. Anche tra gli esseri umani troviamo le stesse leggi. Anche loro cercano di formare i loro piccoli gruppi, come fanno gli atomi. Quando la vita cessa, il tiranno è finito. Il corpo si decompone. Tutte le sostanze che erano tenute insieme in una morsa di ferro dalla vita tornano a formare i piccoli gruppi a cui aspiravano durante quell’intero periodo: ammoniaca, carbonio, acqua e così via. Questi piccoli gruppi cadono nuovamente nelle mani di un tiranno. Nasce così un altro corpo, un’altra forma che viene trattenuta dal tiranno fino alla morte164.

Lezioni dall'India 1939
Lezioni dall'India 1939
Maria Montessori
Lo sviluppo creativo del bambino. 75 lezioni in italiano tenute da Maria Montessori durante il primo Corso Montessori Internazionale nel 1939 a Madras, che spaziano dalla psicologia all’uso dei materiali.