capitolo 56

Lo studio dell’acqua

P

er risvegliare l’interesse del bambino diamo all’immaginazione l’insieme complesso. Questo è il primo passo da fare per dare al bambino una cultura. A poco a poco l’esattezza di questo insieme viene colta dall’immaginazione. Il bambino ama le cose esatte. Dare questo piccolo elemento in modo molto preciso è in contrasto con la grande cosa che abbiamo dato all’immaginazione. È come il metodo psicologico illustrato nell’educazione sensoriale. La prima cosa che viene data è il contrasto, e dal contrasto si passa alla gradazione, a qualcosa che si sviluppa gradualmente. Questo metodo per studiare i diversi elementi della cultura in una progressione graduale è possibile solo suscitando prima l’interesse del bambino.


Ci affidiamo all’immaginazione, poi all’esperienza pratica e in seguito all’osservazione, piuttosto che alla memoria per prima come succede nelle scuole tradizionali. È certo che non possiamo fare a meno della memoria, ma la memoria conserverà tutto ciò che è stato acquisito con l’esperienza e l’osservazione. Quindi la memorizzazione fa parte del percorso. Questo non è né molto difficile da capire né inaccessibile per un bambino di sette anni. Se mettiamo del sale nell’acqua di una tazza, esso si scioglie. Quando non è più possibile sciogliere il sale nell’acqua diciamo che l’acqua è satura. L’acqua calda ha un potere dissolvente maggiore di quella fredda. Tuttavia, questo è vero solo per alcune sostanze che sono solubili in acqua; se ci mettiamo un sasso, non si scioglierà nemmeno se l’acqua bolle.


L’acqua può essere studiata da diversi punti di vista. È una sostanza che assume facilmente uno dei tre stati fisici della materia: solido, liquido o gassoso. Determiniamo le tre forme usando le parole esatte. Questo fa parte della fisica. Non possiamo studiare nulla in natura senza entrare in qualche campo della scienza. Quando l’acqua evapora, lascia dietro di sé la sostanza in essa disciolta. Anche questo fa parte della fisica. Non è quindi necessario iniziare il bambino allo studio della fisica solo quando ha quattordici anni. Infatti lo studio può accompagnare le esperienze del bambino in tutte le fasi. Non possiamo iniziare i nostri studi senza esperienza.


Nel mondo c’è un’enorme quantità d’acqua. C’è acqua non solo negli oceani, ma anche nei numerosi fiumi. Se studiamo le mappe da vicino, vediamo che la terra è permeata da piccoli o grandi fiumi che formano un sistema complicato, quasi come il sistema di circolazione del sangue nel corpo. Sappiamo tutti che l’acqua si può trovare in natura in forma solida, forse non a Madras, ma certamente in India. L’acqua solida ma non compatta si trova sotto forma di neve e quella più compatta sotto forma di ghiaccio. Nel mondo c’è una grande quantità di ghiaccio: ai poli, sulle alte catene montuose come l’Himalaya. Sappiamo che l’acqua evapora continuamente sotto forma di vapore quando vediamo le nuvole. I boy scout studiano le forme delle nuvole e le classificano. Si tratta di classificazioni simili a quelle effettuate nella botanica o nella zoologia. Il bambino ha un enorme interesse per lo studio delle nuvole, perciò lo abbiamo introdotto nelle nostre scuole.


I fiumi scendono continuamente dalle montagne e sfociano negli oceani. Nel mondo ci sono grandi blocchi di ghiaccio. Studiando l’acqua e le sue tre forme fisiche entriamo un po’ nel campo della geografia e della fisica, e quindi in quasi tutte le scienze. Quando studiamo il sistema decimale vediamo che in ogni gerarchia ci possono essere solo nove piccole perline sciolte e che quando arriva una decima perlina, tutte insieme formano una decina, un’unità di una gerarchia superiore. In fondo, cosa sono le scienze se non suddivisioni artificiali delle cose naturali, i cui elementi entrano in ogni studio.


Supponiamo che la grande massa d’acqua ai poli abbia una certa temperatura. Avvicinandosi al polo, l’acqua diventa più fredda e più densa. L’acqua potrebbe pensare: “Sono diventata più pesante e più densa. Se scendo sul fondo, cosa succederà ai pesci che vivono sotto di me? Li schiaccerò, li ucciderò tutti e causerò un grande disastro. Quindi devo fare un grande sforzo per salvare quei poveri pesci.” Quando l’acqua è vicina al punto di congelamento, diventa più leggera e si espande, e invece di scendere, sale. Questo è qualcosa di unico e meraviglioso nella storia della natura. Non esiste nessun’altra sostanza che, diventando solida, non diventi anche più densa e pesante. Questa peculiarità dell’acqua ci deve far riflettere. Se l’acqua non avesse questo modo unico di solidificarsi e di alleggerirsi, il nostro mondo non potrebbe esistere! Nel solidificarsi, l’acqua invece di diventare pesante diventa più leggera e protegge la vita sotto il ghiaccio.


Sebbene questa piccola storia sia un esempio eclatante, non può essere utilizzata per lo scopo di far capire al bambino la legge naturale. Il bambino, tuttavia, può essere aiutato a rendersene conto facilmente attraverso la propria esperienza. In un paese freddo come l’Olanda, se si lascia congelare l’acqua nelle tubature l’espansione è così grande che il ghiaccio rompe parti del tubo e allaga tutta la casa. Questo è un esempio di espansione dell’acqua.

In natura l’acqua non scorre solo nei fiumi. Va dappertutto. A volte piccoli fori nelle pietre solide si riempiono d’acqua. Nella stagione fredda quest’acqua congela e, congelando, si espande. La sua forza è così grande che nemmeno la pietra può resistere e si frantuma in polvere. Così l’acqua erode i marciapiedi delle strade e persino i monumenti82. Quando è sotto forma di liquido, scioglie alcuni sali e porta via, con la forza di gravità, le parti calcaree delle pietre, distruggendo gradualmente il tutto. Vediamo quindi un altro aspetto dell’acqua. Non è più un essere benintenzionato che si sforza di non uccidere i pesci. L’acqua diventa invece una lavoratrice, una scultrice che agisce sulla pietra. Che cosa fanno gli scultori, dopotutto? Scalpellano la roccia fino a farle assumere la forma desiderata. Così anche in natura l’acqua scolpisce le montagne e lascia dietro di sé monumenti che sono meraviglie della natura83. Che compiti enormi svolge la natura! Che monumenti meravigliosi costruisce, e con quale maestria!

Tra le grandi meraviglie della natura ci sono le grandi caverne piene di stalagmiti e stalattiti84. Possiamo raccontare la loro creazione sotto forma di storia. L’acqua, nel suo lavoro di scultrice, assorbe così tanta materia di cui sono composte le pietre che non riesce più a trattenerla. Trova quindi una caverna e si riversa nello spazio vuoto. Dopo un po’ di tempo, l’acqua evapora lasciando i sali dietro di sé. I sali non sono visibili quando sono in acqua, ma quando l’acqua evapora il materiale calcareo rimane appeso. Se l’acqua evapora mentre è a terra, il materiale calcareo si accumula. Passano gli anni e i secoli, finché il materiale che pende dal tetto della caverna e quello che si accumula sul terreno un giorno si incontrano e si solidificano formando enormi pilastri. La pietra della caverna è una speciale pietra traslucida che lascia passare la luce. Quando gli uomini che si avventurano a visitare la caverna accendono le loro torce, un mondo di meraviglie appare davanti ai loro occhi e assume colori diversi, giallo, rosso, verde e arancio. Alcune parti della caverna prendono la forma di altari. A volte sembra che una tenda sia stata stesa attraverso la caverna, altre volte ci sono pilastri trasparenti pieni di acqua limpida.


Questa forma purissima di carbonato di calcio lasciata dall’acqua è molto difficile da trovare in natura. Non appena si scopre una di queste caverne, inizia un pellegrinaggio per visitare il luogo. In Italia esistono molte caverne di questo tipo e le persone vengono da tutto il mondo per vederle. Anche i poeti si lasciano ispirare da questa vista. Mentre i visitatori passano da una caverna all’altra può cadere una goccia d’acqua, una di quelle che ha continuato a cadere nei secoli.


Un giorno, tutte le meraviglie scompaiono e una grande massa di carbonato di calcio puro riempie ogni angolo della caverna. Questa massa forma uno dei rari marmi traslucidi chiamati alabastro, molto apprezzato. A volte presenta venature di diversi colori: verde, rosa e talvolta leggermente rosso.


L’artefice di queste meraviglie è l’acqua. Costruisce monumenti e accumula ricchezze nel sottosuolo, lasciandole scoprire quando ne abbiamo bisogno. Protegge i pesci dal rischio di essere schiacciati dal suo peso. È intelligente, artistica e piena di carità. Se non fosse per il continuo contatto che abbiamo con l’acqua nessuno di noi potrebbe esistere: viviamo perché abbiamo l’acqua da bere.


Quando studiamo il lavoro dell’acqua vediamo che raccoglie il carbonato di calcio, lo trasporta e lo getta nell’oceano. Questo accade ogni secondo in tutto il mondo. Ora dobbiamo chiedere aiuto alla matematica. Il fiume Mississippi getta nell’oceano otto milioni di tonnellate di carbonato di calcio ogni ora. Se moltiplichiamo questo numero per 24 e poi per 365 possiamo ottenere la quantità di carbonato di calcio trasportata ogni anno solo da questo fiume, e poi da tutti gli altri fiumi. Si tratta di una quantità immensa! L’acqua degli oceani evapora continuamente. Quando l’acqua evapora non porta via il sale, quindi tutto il sale viene lasciato indietro. È stato stabilito per esperimento che se la quantità di carbonato di calcio disciolto nel mare dovesse aumentare anche di poco, tutti gli esseri viventi del mare morirebbero. Non ci potrebbe essere vita né negli oceani né sulla terraferma. Questo veleno è gettato nell’oceano continuamente, giorno dopo giorno e minuto dopo minuto, da secoli. Eppure, se esaminiamo l’acqua dell’oceano troviamo moltissimi sali diversi, ma non una traccia di carbonato di calcio! Quando osserviamo la natura troviamo molte contraddizioni. Il mare dovrebbe essere pieno di carbonato di calcio e non ce n’è nemmeno un po’. I pesci vivono tranquillamente nell’acqua e si moltiplicano in numero incredibile senza alcun pericolo per la vita.


Dove va a finire il carbonato di calcio? Come fa l’acqua a trovare la forza per far disperdere tutto il carbonato di calcio che defluisce nell’oceano? Interi castelli vengono costruiti e anche distrutti dalle piccole gocce d’acqua che vi cadono sopra. Gigantesche montagne, nel corso dei secoli, vengono trasportate nell’oceano. Come fa l’acqua a sciogliere la pietra? Dove va a finire la pietra? È una delle meraviglie della natura che l’acqua rimanga sempre pura per la vita.

Lezioni dall'India 1939
Lezioni dall'India 1939
Maria Montessori
Lo sviluppo creativo del bambino. 75 lezioni in italiano tenute da Maria Montessori durante il primo Corso Montessori Internazionale nel 1939 a Madras, che spaziano dalla psicologia all’uso dei materiali.