di Alessandra Bortolotti

Prefazione

Con il parto nascono due persone.
La prima: un’anima agitata che fatica a fare proprio un nuovo mondo, un nuovo modo di essere.
La seconda: un bambino.

Bunmi Laditan

Partorire è molto più che un corpicino che si dimena per uscire da un corpo più grande. Quando partoriamo non diamo alla luce solo bambini. Diamo alla luce noi stesse, diamo alla luce le nostre famiglie e diamo nuova forma alle nostre vite.

Dott.ssa Sara Wickham

Nota all’edizione italiana

L’autrice elenca alcuni servizi o enti attivi nel Regno Unito. Poiché non sempre è stato possibile rintracciare attività simili presenti sul nostro territorio, abbiamo scelto di lasciare le indicazioni originali perché consideriamo utile proporre una panoramica di realtà che in Italia ancora non esistono.

Se conosci enti e associazioni che offrono i servizi citati, aiutaci a fare rete segnalandoli all’indirizzo redazione@leoneverde.it: la prossima edizione del libro potrebbe migliorare anche grazie al tuo contributo!

Ecco un libro che rende giustizia al parto e alle relazioni che si creano durante questo magnifico processo, nel quale ogni donna e ogni bambino, se opportunamente sostenuti, possono esprimere al massimo la loro potenza.


Cosa succede davvero alla mamma e al bambino nel momento della nascita? Quali sono i loro bisogni fisici e spirituali? Come valorizzare il post parto? Quali sono le figure, sanitarie e non, che possono aiutare l’inizio dell’attaccamento e dell’imprinting in una prospettiva di salute? Nella nostra società questi aspetti diventano protocolli per garantire senz’altro la sicurezza di madre e bambino ma anche per avere linee guida condivise. In alcuni casi però ciò non coincide con il processo evolutivo profondo che è insito in ogni parto sia per la mamma sia per la creatura che sta venendo alla luce. Collegarsi con questo filo spirituale, magico e prezioso, che unisce madre e bambino nel momento del parto, è una dote di poche persone. Qualunque sia il tipo di parto, e la sua evoluzione, è importante non perdere mai il contatto con questo filo perché rappresenta sempre una risorsa, anche nelle situazioni più difficili. L’autrice di questo libro ha certamente compreso cosa significa e spiega dal suo punto di vista come proteggere la nascita e l’immediato post parto. La sua visione di doula ci offre una prospettiva realmente a misura di mamma e bambino e dei loro bisogni più profondi.


Nel nostro paese la figura della doula è ancora molto controversa e purtroppo ci perdiamo una risorsa importante che potrebbe sostenere la mamma, la famiglia e il nascituro; ma è anche chi assiste alla nascita perché la doula, pur non essendo una figura sanitaria, può esprimere una profonda vicinanza con la mamma e il suo bambino. È colei che può fare la differenza durante e dopo il parto. Sarebbe davvero l’ora che riuscissimo tutti a ragionare nell’ottica della cooperazione e abbandonassimo la competizione fra ruoli e sistemi sanitari pubblici e privati, o tra le varie fazioni che dividono e imperano intorno alle famiglie, all’accudimento dei bambini e alla nascita.


Partire dalla fisiologia e dalla accurata conoscenza di ciò che succede dentro e fuori il corpo di una madre, e affidarsi al sapere profondo che alberga in lei, è proprio uno degli aspetti che emergono in questo libro e che dovrebbero essere presi molto più in considerazione nei nostri ospedali e dai nostri operatori sanitari. Il post parto è il periodo dimenticato della maternità e della genitorialità: quante donne soffrono in silenzio e pensano di essere le uniche ad avere difficoltà o a sentirsi in colpa perché non sono così felici come tutti si aspettano e come magari anche loro stesse avrebbero pensato di essere? Si dice che la donna è in stato interessante ma dopo la nascita non interessa più a nessuno e la madre perfetta non esiste. In realtà, è proprio dopo la nascita che si vive nella quotidianità la relazione con le nostre creature ed è lì che la donna dovrebbe trovare sostegno, aiuto e comprensione, a prescindere dal parto e dall’allattamento. Il più delle volte invece fioccano i giudizi e i consigli non richiesti e gli operatori sanitari dicono l’uno il contrario dell’altro; il che rende ancora più difficile essere madri serene e sufficientemente buone. Spesso il senso di colpa si fa strada a velocità vorticosa: farò bene? Farò male? Cosa è meglio per il mio bambino? Le prime settimane sono fondamentali per dare ai nostri figli un imprinting affettivo che diventerà la loro matrice sulla quale baseranno le relazioni future. Non è quindi trascurabile il periodo dopo la nascita, ma anzi va inteso come un continuum fra prima e dopo il parto e soltanto chi conosce questo filo conduttore e valorizza le risorse di mamma e bambino può veramente costruire salute – un bambino alla volta e una mamma alla volta – contribuendo a cambiare la nostra società così rigida e ligia a incasellare tutto e tutti in metodi e protocolli. Non esistono metodi per crescere i bambini. Esistono le relazioni che con loro si creano ed esistono le persone che le rispettano e le facilitano. Se questo non avviene le relazioni ne subiranno le conseguenze.


Le pratiche post parto cambiano da società a società e risentono molto dell’influenza dei pregiudizi culturali e delle immagini stereotipate che si vedono attraverso i social. Ogni famiglia ha bisogni diversi, ogni famiglia va rispettata, ogni famiglia va ascoltata e sostenuta.


Se stai leggendo e sei una neomamma che si sente in difficoltà voglio che tu sappia questo: non c’è niente di sbagliato in te, non è colpa tua. La nostra intera società non sta lavorando per sostenere come si deve le nuove famiglie: questo è il nodo che lega tutte le pagine di questo libro. Queste sono le parole dell’autrice che nel secondo capitolo rappresentano a mio avviso l’essenza più profonda di tutto il suo scritto, ovvero che società e nascita sono collegate molto più strettamente di quanto si pensi: un testo come questo è quindi essenziale per riappropriarsi del diritto delle proprie emozioni e per trovare persone capaci di accoglierle. Solo così noi genitori potremo a nostra volta accogliere quelle dei nostri bambini.


La nostra autrice parla a lungo anche del ruolo dei padri e ne denuncia la mancanza di sostegno malgrado anch’essi possano essere soggetti a depressione post parto, come messo in luce dalle statistiche. Sarah ci propone quattro pilastri del recupero dopo la nascita e questi sono il riposo, la giusta alimentazione, il sostegno sociale e la cura del proprio corpo. In ognuno di questi aspetti c’è la presa in carico della donna che ha appena partorito, di modo che possa avere tutte le energie fisiche e mentali per accudire il suo bambino. Nel caso in cui la mamma sia sola e senta il bisogno di assumere una doula questo può fare ancora di più la differenza poiché la doula fa da madre alla madre, come ci insegnano Klaus e Kennel.


In conclusione del libro Sarah ci invita a redigere un piano di recupero postnatale così da non arrivare a casa senza prospettive e possibilità concrete di aiuto. L’idea fondamentale di questo libro è di aiutare a trasformare la nostra cultura da una che si disinteressa delle neomamme a una che invece le sostiene. Le neomamme che vengono accudite hanno più probabilità di accudire con amore i propri figli, semplicemente perché, sebbene le madri siano incredibilmente resilienti, niente può essere versato da una tazza vuota.


Questo è il libro che mancava per dare valore alle prime settimane dopo il parto, per narrare esattamente quello che succede a ogni mamma e per valorizzare la figura della doula nel suo ruolo di accudimento della madre e della famiglia, scevra di qualsiasi competizione con le figure sanitarie.


Alessandra Bortolotti

Psicologa perinatale

Il post parto
Il post parto
Sophie Messager
Cosa serve a una neomamma Pensare in anticipo al periodo dopo la nascita, individuando i bisogni della neomamma e gli strumenti e le strategie per sostenerla. Prepararsi al momento del parto è sicuramente importante, ma altrettanto fondamentale è concentrarsi sul periodo del post parto.In questo libro, Sophie Messager attinge alla sua esperienza di biologa e doula per dimostrare che pensare in anticipo al periodo dopo la nascita, individuando i bisogni della neomamma e gli strumenti e le strategie per sostenerla, è il modo migliore per iniziare al meglio questa splendida avventura.Il post parto è il primo titolo di “Parliamone”, la collana dedicata ai genitori di oggi: guide monotematiche dalla grafica giovane e un formato più agile, con studi aggiornati, su gravidanza, accudimento, educazione.